Il Sindaco di Terranova di Pollino, Franco Mazzia, rivolge un appello urgente all’Assessore Regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, affinché venga garantito ai cittadini del territorio il diritto alle cure oncologiche nei presidi ospedalieri più vicini. “Sempre più spesso – dichiara il Sindaco – ricevo segnalazioni da parte di pazienti oncologici costretti a spostarsi per lunghi tragitti pur di ricevere terapie essenziali. Questa è una tematica che mi sta profondamente a cuore – aggiunge il Sindaco – non solo per il ruolo istituzionale che ricopro, ma anche per una vicenda personale che mi ha segnato: mio suocero ha affrontato con coraggio una malattia oncologica per nove lunghi anni. Ho vissuto da vicino le difficoltà, le attese, i viaggi, la stanchezza e le preoccupazioni che ogni famiglia affronta in questi percorsi.
Per questo conosco bene cosa significa dover lottare non solo contro la malattia, ma anche contro le distanze e i costi. Ecco perché – conclude il Sindaco – rivolgo un appello accorato all’Assessore Regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, affinché vengano potenziati i servizi oncologici nei presidi ospedalieri più vicini, come quello di Chiaromonte e di Policoro.
È fondamentale garantire cure essenziali senza costringere i pazienti a lunghi e faticosi spostamenti, che spesso si traducono in rinunce, sofferenze e disuguaglianze. Chiediamo alla Regione Basilicata di ascoltare il territorio e di intervenire con urgenza per rendere la sanità più accessibile, più equa e più vicina alle persone.” Alcuni cittadini, purtroppo, rinunciano alle cure non solo per la distanza dei centri oncologici, ma anche per il timore di gravare sui propri familiari. In particolare, queste persone scelgono di tacere, di non chiedere aiuto, per non arrecare disagio a chi le assiste, sia dal punto di vista economico che organizzativo. È un dolore silenzioso che si consuma nelle case, lontano dai riflettori.
Il Comune di Terranova di Pollino non resta indifferente e chiede con forza che vengano adottati al più presto provvedimenti concreti. È dovere delle istituzioni non lasciare indietro nessuno, soprattutto chi affronta una malattia così dura e complessa.