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Al Flormart tutti i numeri del florovivaismo veneto

22/09/2017

Calano le aziende ma tiene la produzione. Gli esperti di Veneto Agricoltura hanno fotografato, in occasione della seconda giornata del Flormart, il settore del florovivaistico veneto, che da alcuni anni sta attraversando una fase di ristrutturazione. Presentate anche le iniziative per il trentennale di attività del Centro Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina-Ro dell’Agenzia regionale, eccellenza nazionale.

Il settore florovivaistico veneto conferma di attraversare una fase di transizione. Nel 2016, infatti, nonostante alcuni segnali positivi, come per esempio l’incremento delle aziende più strutturate e con maggiori propensioni all’export, si sono confermate le difficoltà di mercato che perdurano da 5-6 anni, fortemente influenzato dalla debolezza della domanda interna e dai prezzi.
È questa, in sintesi, l’analisi del comparto effettuata oggi al Flormart di Padova, il Salone Internazionale del florovivaismo (aperto fino a domani 23 settembre), dagli esperti economici dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario. Alcuni dati spiegano la situazione: continua nel Veneto il calo del numero di aziende sceso a 1.491 unità (-2,4% rispetto al 2015): Padova, seppur in flessione dell’1,3%, si conferma la provincia con più aziende (456), seguita da Treviso (316, -3,4%). In diminuzione anche la superficie, scesa a circa 2.730 ettari coltivati (-1,1%), dato che però riguarda esclusivamente le superfici coltivate in piena aria (2.070 ha, -1,6%), mentre le superfici in coltura protetta risultano in ripresa (circa 660 ha, +1%).
Una nota positiva giunge invece dalla produzione complessiva regionale che, sempre nel 2016, ha raggiunto quasi 1,5 miliardi di pezzi, in crescita del 7,3% rispetto al 2015 e costituita in maniera prevalente (77%) da materiale vivaistico, cioè prodotto venduto ad altri operatori professionali, mentre il rimanente 23% è costituito da prodotto finito.
La fase di stagnazione che il settore sta attraversando trova conferma anche nella stabilità del valore della produzione che nel 2016 si è attestato a circa 206 milioni di euro, in crescita solo del +0,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è frutto di dinamiche contrapposte tra le diverse macro-attività del comparto: la produzione di fiori e piante (52,6 milioni di euro) e la produzione vivaistica (circa 28 milioni di euro) sono entrambe in calo dell’1%, mentre il servizio di sistemazione di parchi e giardini offerto dalle imprese ha quasi raggiunto i 125 milioni di euro (+1%).
La ristrutturazione del settore non pare essere ancora del tutto conclusa: positivo, in tal senso, il calo delle aziende iscritte come “piccolo produttore” (684 aziende, -5,9%) a fronte di una crescita di quelle iscritte al Registro Unico dei Produttori (820 aziende, +1%) e di quelle in possesso dell’autorizzazione all’uso del Passaporto fitosanitario necessario per l’esportazione (410 aziende, +7,6%) e che hanno ottenuto la CAC (Conformità Agricola Comunitaria) necessaria per la commercializzazione nell’UE, che nel 2016 sono state 225 (+5%).
Tuttavia, nei primi sei mesi del 2017 le imprese venete hanno fatto segnare un risultato negativo del commercio con l’estero di piante vive: il deficit è salito a -34,4 milioni di euro (+28,2%), in seguito all’aumento delle importazioni (57 milioni di euro, +6,5%) e al contestuale calo delle esportazioni (22,6 milioni di euro, -15,3%). Un trend in decisa controtendenza rispetto al dato nazionale, che registra invece un miglioramento del saldo positivo (276 milioni di euro, +18,5%).
All’incontro del Flormart, il direttore di Veneto Agricoltura, Alberto Negro, assieme ai responsabili del Centro Sperimentale Ortofloricolo di Veneto Agricoltura “Po di Tramontana” di Rosolina (Ro), hanno presentato anche le iniziative legate ai 30 anni di attività del Centro stesso, dove l’Agenzia regionale testa e avvia l’innovazione nei settori orticolo e floricolo, con una forte caratterizzazione per la valorizzazione della tipicità veneta, per il miglioramento degli standard qualitativi e la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni. “Quanto è stato fatto finora presso il Centro Po di Tramontana – ha detto Negro – è la conferma che siamo sulla strada giusta. Saranno fatti nuovi investimenti per essere sempre più al fianco delle aziende venete e contribuire ad accrescere la loro redditività”.


 

 

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NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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