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Autismo e lavoro: a Sasso di Castalda il progetto ''I colori dell’autonomia'' |
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14/09/2025 |
|  Martedi 16 settembre alle ore 18:00 a Sasso Di Castalda a Palazzo De Luca sarà presentata un’iniziativa volta a favorire l’inclusione sociale e lavorativa di adolescenti con disturbo dello spettro autistico: il progetto “I colori dell’autonomia. Laboratori sperimentali per l’inclusione sociale e lavorativa”. Proprio a Sasso Di Castalda si trova l’Opificio dedicato agli stage formativi dei ragazzi. Il progetto è promosso dalla Cooperativa Adan, nell'ambito di un avviso pubblico per l’acquisizione di domande da parte di enti del Terzo Settore interessati alla realizzazione di interventi rivolti a persone con disturbo dello spettro autistico nella Regione Basilicata. Il progetto è realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le Disabilità e gode della collaborazione di numerosi partner. L'idea nasce dalla consapevolezza che l’ingresso nel mondo adulto e lavorativo non avviene improvvisamente, ma si costruisce giorno dopo giorno attraverso percorsi educativi, esperienziali e relazionali. Gli stage, svolti in contesti aziendali veri e seguiti da educatori, permettono ai ragazzi di sperimentare il ruolo del lavoratore, comprendere le regole e le dinamiche dei luoghi di lavoro e costruire relazioni significative con colleghi e datori di lavoro. All’incontro sono stati invitati a partecipare il presidente della Cooperativa Adan Giovanni Ferrarese, il dirigente del Comune di Potenza Giuseppe Romaniello, il presidente dell’Associazione UECOOP Basilicata Pietro Bitonti, il direttore generale della Regione Basilicata Antonio Corona e il sindaco di Sasso Di Castalda Rocchino Nardo, assieme a dirigenti scolastici, insegnanti di sostegno, famiglie e amici dei ragazzi coinvolti. Il progetto rappresenta un percorso concreto di transizione verso l’autonomia, con l’obiettivo di fornire ai giovani gli strumenti e la sicurezza necessari per affrontare il mondo del lavoro e la vita adulta in maniera consapevole e partecipativa. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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