Con una lunga e articolata lettera indirizzata ai cittadini, Gianni Pittella spiega le ragioni che lo hanno portato a non ritirare le dimissioni da Sindaco di Lauria, nonostante l’invito della sua maggioranza a ripensarci. Nel testo, l’ex primo cittadino ripercorre i momenti di tensione che hanno segnato la vita amministrativa negli ultimi mesi, dalle polemiche sull’impianto di Carpineto alle difficoltà nei rapporti interni, sottolineando come il clima politico e umano non gli consenta di proseguire con serenità e fiducia il mandato. Al tempo stesso, Pittella rivolge parole di ringraziamento a collaboratori, istituzioni e cittadini, ribadendo che Lauria merita un futuro di coesione e un confronto elettorale costruttivo.
Due giorni fa ho ricevuto il documento della mia maggioranza in cui mi si chiede di ritirare le dimissioni da Sindaco. Ringrazio i firmatari per la richiesta e per la collaborazione con cui abbiamo affrontato con buon successo quasi quattro anni di guida della nostra Città. Ho risposto loro con le considerazioni che seguono di cui è doveroso per me dar conto ai cittadini. La crisi che è intervenuta nei mesi scorsi non è stata un fulmine a ciel sereno.
Sin dalle accese discussioni sull'impianto di Carpineto, a quelle meno eclatanti sui lavori al cimitero del rione superiore, sino alle riunioni molto turbolente sul tema dei risarcimenti per i danni conseguenti alla drammatica vicenda del Palazzetto: è stato un crescendo di polemiche e di malessere che ha fiaccato i rapporti umani oltre che politici tra di noi. Poi sono intervenuti i due Consigli Comunali, con gli attacchi pubblici verso la mia persona e le richieste umilianti di "dimissioni" urlate a gran voce dal pubblico, e con la diatriba senza esclusione di colpi sull'impianto di Carpineto e le conclusive dimissioni a me non preannunciate dell'assessore al ramo. Ammiro chi ha la capacità di far scorrere tutto questo come pioggia sopra l'impermeabile, a me quella pioggia con fulmini e grandine, è entrata dentro, determinando un sentimento di sfiducia, di perdita della gioia di spendere le proprie energie senza risparmio perché si è in una squadra coesa, motivata e cazzuta, di consapevolezza che la propria dignità è stata mortificata e la disponibilità generosa di servire la nostra Città, è stata sottovalutata e mai adeguatamente rivendicata.
Al di là dei singoli punti del documento su cui tornerò, è questa derubricazione che mi ha fatto specie, questo silenzio sulla profondità del malessere, e sul modo (se vi fosse ancora un modo) per rimuovere le cause profonde, ristabilire rapporti interpersonali affettuosi, chiarendo i nodi, non nascondendoli sotto il tappeto. Leggo all'inizio solo un telegrafico cenno alle "difficoltà" della maggioranza, ma sappiamo che non è così e che il clima tra noi non consente di immaginare il completamento della legislatura in modo proficuo! D'altra parte il documento è una risposta ad alcuni punti da me sollevati, ma una maggioranza che crede in sé stessa e nel proprio sindaco, avrebbe dovuto cercare di ritrovare il suo "senso", il suo idem sentire anche attraverso una propria elaborazione programmatica e una intesa politica di fine legislatura. Non c'è traccia di ciò, non ci sono idee diverse da quelle da me sottolineate, non ci sono indicazioni sui metodi di lavoro, sul rigore nelle presenze, sulla ipotesi di giunta che dovrebbe seguire al ritiro delle mie dimissioni. Vengo ad alcuni punti specifici.
UNO. proposta di transazione collegata alla vicenda dolorosissima per la quale è aperta una ferita profonda nel cuore di tutti Sapete bene che ho deciso, sulla scorta del parere dell'avvocato Cimadomo, di astenermi per ragioni di opportunità da discussioni e votazioni in merito alle proposte transattive. Quindi non entro nel merito della proposta che è stata sottoscritta dai legali delle parti e protocollata presso il Comune. Ho consultato esperti di diritto amministrativo di valore nazionale che mi dicono che tale proposta va portata all’attenzione dell'organo competente (in questo caso il Consiglio Comunale) dove tutti i consiglieri, non solo quelli di maggioranza, hanno il diritto dovere di esprimersi. In quella sede e non attraverso un semplice documento politico, i consiglieri potranno in piena autonomia esercitare la loro opzione, compresa quella dell'attesa del Giudizio.
DUE. sull'impianto di Carpineto nel documento ci sono risposte vaghe, non c'è un esame dello stato dell'arte, né un riconoscimento del lavoro sin qui svolto, né un possibile obiettivo temporale a cui ancorare il crono programma perché l'impianto inizi a funzionare, e soprattutto non c'è traccia di chiarimento dopo le polemiche che hanno infiammato il Consiglio Comunale ultimo. TRE. decoro urbano ed extra urbano: manca una riflessione sulla possibilità di impegnare risorse comunali (anche attraverso un mutuo) per finanziare interventi di rigenerazione previsti in elaborati progettuali presenti presso gli uffici competenti, da integrare o estendere se necessario. QUATTRO. non ci sono cenni sulle politiche sociali e sulla riorganizzazione scolastica territoriale che pure rappresentano sfide centrali per Lauria e l'intero comprensorio.
Ho scritto ed oggi pubblicizzo queste cose in totale sincerità e non ho timore di assumermi tutte le responsabilità di fronte a voi cittadini. Sono da 45 anni un uomo della politica non del potere, amo la politica e disdegno restare su una sedia se non vi sono le condizioni di clima, di rispetto, di fiducia per farlo. Penso che Lauria non meriti il "tirare a campare finché dura", uno stallo o uno stillicidio o peggio un'atmosfera avvelenata. Merita la preparazione rispettosa e costruttiva di un confronto elettorale che mi auguro porterà nuova linfa migliore di ciò che il sottoscritto è riuscito a garantire. Invito tutti a non smarrire il valore della coesione dentro e fuori Lauria, proseguendo il lavoro intrapreso con i colleghi per il rilancio della Unione dei Comuni. La fine anticipata della legislatura non comporta perdita dei finanziamenti già assenteisti al Comune, tra cui quello per il Palazzetto. Rinnovo la mia gratitudine al Segretario, ai Dirigenti e a tutto il personale comunale e a quanti sì sono adoperati all'interno dell’Unione dei Comuni, a tutti i consiglieri comunali e dell’Unione, alle forze politiche e sindacali, agli operatori economici e commerciali , alle associazioni sociali, culturali, sportive, ambientaliste, alle forze dell'ordine, ai parroci, monaci e suore, ai dirigenti e operatori scolastici, ai giovani del servizio civile, agli amici impegnati nella protezione civile, nella difesa dei valori antifascisti e della lotta partigiana, nella biblioteca, nel volontariato, nell’informazione e comunicazione, nella toponomastica, nella sanità e nelle politiche sociali, ringrazio i miei advisor e il mio portavoce, ed ogni singola persona di questa Comunità. Saluto con deferenza Sua Eccellenza il Prefetto di Potenza e tutte le autorità regionali e provinciali che non hanno mai fatto mancare attenzione verso Lauria. Un abbraccio al sindaco e al consiglio comunale dei giovani con lo sprone a crescere e a farsi sentire e un ricordo intenso per i laurioti che vivono fuori Lauria con i quali abbiamo intessuto un bellissimo rapporto di collaborazione, come recentemente avvenuto con la comunità di Santos Dumont. E un pensiero speciale per la nostra concittadina Liliana Segre con la speranza che venga estirpata la mala pianta dell'antisemitismo e fermato il massacro a Gaza contro il popolo palestinese. È stato un grande onore essere il Sindaco della Città in cui sono nato e in cui continuerò a vivere. Il tempo sono certo restituirà anche il merito del lavoro svolto e delle scelte effettuate, pure queste ultime molto sofferte!
Un abbraccio fraterno
Gianni Pittella