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Donazione multiorgano al San Carlo: la generosità di un 62enne |
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24/05/2025 |
|  Donazione di organi all’ospedale San Carlo di Potenza. Un gesto di grande umanità compiuto da un uomo di 62 anni. Il messaggio di gratitudine della Direzione Aziendale. Nelle prime ore di oggi, nell’ospedale San Carlo di Potenza, si è svolto un intervento di prelievo multiorgano su un uomo lucano di sessantadue anni, deceduto in seguito a un grave trauma cranico provocato da una caduta accidentale. La procedura è stata eseguita dopo la conferma della morte cerebrale, secondo i protocolli clinici e normativi previsti. La direzione aziendale, attraverso una nota del direttore generale, ha voluto esprimere profondo cordoglio per la perdita e gratitudine alla famiglia del donatore per il gesto di estrema generosità. "In un momento segnato dal dolore – ha affermato il direttore generale dell'Aor San Carlo Giuseppe Spera – i familiari hanno compiuto un atto di grande nobiltà, scegliendo di onorare la volontà espressa in vita dal loro congiunto. La donazione degli organi è un gesto che incarna un forte senso civico e rappresenta un’opportunità concreta di salvezza per chi attende un trapianto". Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alla Rianimazione del San Carlo, a tutte le figure professionali che hanno garantito l’esito favorevole della donazione, alle equipe di Napoli e di Roma che hanno effettuato il prelievo e al Coordinamento regionale per i trapianti. Gli organi prelevati sono stati così destinati: il cuore al centro trapianti di Napoli, fegato, reni e milza a Roma, le cornee alla banca di Udine. Ciascun organo rappresenta ora una concreta speranza per i pazienti in attesa di trapianto. "A tutti coloro che hanno partecipato – ha concluso il direttore generale Spera – va il nostro più sincero ringraziamento per l’impegno, la dedizione e il rispetto assoluto delle procedure. La buona riuscita dell’intervento è frutto di un lavoro sinergico e altamente qualificato". |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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