 Arrivano le prime reazioni all’incidente sul lavoro che, questa mattina, è costato la vita, a soli 53 anni, a Ciro Pinto, operaio edile di Nova Siri. “Rischiare la vita non può essere il prezzo del lavoro”, ha affermato in una nota il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. “Oggi - ha aggiunto il sindacalista - piangiamo l’ennesima vittima sul lavoro, ancora una volta in un cantiere edile. È arrivato il momento di mettere ordine in un settore che si sta trasformando in un far west senza regole e senza tutele”. Questa tristissima notizia è arrivata nel giorno in cui, essendo stato effettuato l’esame autoptico, abbiamo appreso del ritorno in Burkina Faso per l’ultimo saluto della salma di Armel Dabrè: altro operaio morto giovedì scorso, a due mesi dai 29 anni, mentre lavorava nella Centrale del Mercure per una ditta esterna. Purtroppo, però, in questa drammatica settimana, la Basilicata è stata scossa da un’ulteriore tragedia sul lavoro che ha colpito un altro operaio, Antonio Marino, classe ‘62 originario di San Severino che viveva a Viggianello, morto domenica scorsa all’ospedale di Caserta per un incidente mentre stava lavorando a Sparanise, in Campania, per una ditta non lucana. Su come sia avvenuto il decesso si è parlato prima di un investimento e, poi, delle conseguenze di un malore ma sulle circostanze ancora non c’è chiarezza. Intanto, i familiari, accanto al dolore per la scomparsa del proprio caro, stanno vivendo anche l’angoscia di non conoscerne minimamente la causa. Per fare piena luce su quanto accaduto si resta in attesa dell’esito della autopsia, disposta, ma non ancora eseguita, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Gianfranco Aurilio Lasiritide.it |