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Discussione sul Piano Strategico Regionale: il documento presentato da Bardi è fumoso e nega la realtà

18/02/2025

Si è appena concluso il Consiglio Regionale in cui abbiamo discusso la relazione sul Piano Strategico della Regione Basilicata presentata dal Presidente Bardi. Un documento che, oltre a essere vuoto di contenuti concreti, si basa su dati ingannevoli non ancorati ad alcuna fonte, per nascondere la drammatica situazione della nostra regione.

Siamo rammaricate e dispiaciute, perché questo piano avrebbe dovuto tracciare un futuro migliore per le famiglie lucane, ma invece fotografa una realtà distorta e irreale, dipinta ad arte per mascherare il fallimento di questa giunta.

La Basilicata rischia di non essere un territorio attrattivo per le imprese, al contrario, queste ultime scelgono di delocalizzare, lasciando dietro di sé disoccupazione e desertificazione economica. Stellantis rappresenta il grande dramma del comparto lavorativo lucano, con migliaia di lavoratrici e lavoratori appesi a un filo e un indotto in ginocchio. Ma accanto a Stellantis ci sono crisi aziendali come Callmat e Favorit, che potevano e dovevano essere gestite diversamente dalla politica regionale, invece lasciate morire nel silenzio più totale. E mentre altre regioni mettono in campo misure di sostegno alle imprese, in Basilicata si assiste passivamente alla fuga degli investitori e alla chiusura delle attività. Anche le misure di sostegno alle imprese annunciate dall’assessore Cupparo, a nostro parere, non favoriscono le nuove iniziative imprenditoriali perché richiedono un investimento iniziale non sostenibile per i neo imprenditori.

I collegamenti viari sono inadeguati e pericolosi, la mobilità pubblica è inesistente. Abbiamo una costa tirrenica ancora abbandonata a sé stessa, con una statale chiusa e senza prospettive di riapertura a breve termine. Il Vulture, la costa ionica, le aree interne? Completamente ignorate. Il Piano dei lidi è fermo da anni e non sembra ancora essere una priorità.

Programmi e prospettive per il turismo in Basilicata completamente assenti nella visione della giunta regionale, che si limita a enunciazioni sull’attrattività di Matera e sulla necessità di implementare l’industria culturale su cui, però, non investe neppure in termini di servizi ed infrastrutture che rendano i beni culturali più fruibili.

Abbiamo problemi enormi nella gestione della risorsa idrica. Dighe e invasi, risorse preziose, sono state trascurate per anni a causa di mancati investimenti, e oggi cittadini e agricoltori subiscono razionamenti e rincari. Il paradosso? Siamo la regione che fornisce acqua ad altre regioni, ma i lucani non ne beneficiano.

Altra grande assente nella relazione di Bardi è l’agricoltura, un comparto già dimenticato dal decreto ristori del governo Meloni, che ha abbandonato i produttori ortofrutticoli in balia della crisi dovuta ai cambiamenti climatici e all’aumento dei costi produttivi.

Mentre il mondo guarda alle energie rinnovabili come opportunità di sviluppo, la Basilicata rimane ferma. Produciamo gas e petrolio per il Paese, ma siamo tra le regioni con le bollette più alte e senza un piano per un futuro energeticamente autonomo e competitivo per le imprese. L’assenza di investimenti nella transizione energetica, tolto qualche sporadico bonus, è un fallimento clamoroso.

Non lo diciamo noi, ma gli indicatori ISTAT economici, sociali e sanitari: la sanità lucana è la peggiore d’Italia. Liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, reparti chiusi, carenza cronica di personale. Chi può permetterselo emigra per curarsi, chi non può è costretto ad aspettare mesi o anni per una visita specialistica.

Intanto, lo spopolamento prosegue inesorabile. Il presidente Bardi parla di aumento dell’occupazione, ma omette di dire che quel dato è drogato dal fatto che molti disoccupati hanno “semplicemente” lasciato la Basilicata. Meno abitanti, meno disoccupati registrati, ma il problema rimane.

Come se non bastasse, il presidente Bardi, unico tra i governatori del Mezzogiorno, ha votato a favore dell’Autonomia Differenziata, una riforma che consegnerà le regioni più deboli nelle mani di quelle più ricche, aumentando il divario Nord-Sud e mettendo a rischio servizi essenziali per la Basilicata. Un tradimento ai danni dei cittadini che pagheremo per decenni.

Di fronte a tutto questo, la relazione sul piano strategico presentata da Bardi non offre soluzioni, non contiene visione, non risponde alle emergenze. È un documento che nega la realtà e abbandona la Basilicata al suo destino.

Come consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, continueremo a batterci per una politica che guardi ai bisogni reali delle persone e non alle logiche di potere. La Basilicata merita un vero futuro, non una propaganda che nasconde il fallimento di questa giunta.

Alessia Araneo, Viviana Verri
Consigliere regionali M5S Basilicata



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