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Narrazione vicende elezioni regionali: la base del Pd lucano non ci sta

16/03/2024

Nella serata di giovedì 14/03/2024, le agenzie di stampa hanno dato notizia dell’accordo politico tra PD, Movimento 5 Stelle, Più Europa e Basilicata Casa Comune, sul nome del Dott. Lacerenza del San Carlo di Potenza, come candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Basilicata, con il conseguente “passo di lato” di Angelo Chiorazzo, candidato sul quale vi era stata in precedenza la convergenza del Partito Democratico e del movimento Basilicata Casa Comune. Nella giornata di ieri venerdì 15 marzo 2024, si è verificato un vero e proprio movimento di protesta del popolo degli elettori del Partito Democratico, raccolto e convogliato, sia attraverso le chat rappresentative degli organismi territoriali del PD, sia attraverso le piattaforme social, che ha riversato sulla direzione regionale del partito, tutto lo sconcerto, il malumore e l’indignazione per una scelta incomprensibile, con il risultato certo di allontanare tanti cittadini dal voto, consegnando una vittoria a tavolino al centrodestra del Presidente uscente V. Bardi. Riteniamo che il senso di frustrazione e di impotenza, di tanti segretari di circolo e di tanti consiglieri comunali, non è stato per niente rilevato e divulgato dai mezzi d’informazione, i quali hanno dato risalto esclusivamente, alle dichiarazioni di Marcello Pittella per Azione, e a quelle dei sostenitori di Angelo Chiorazzo, facendo percepire ai telespettatori che anche tanti militanti del PD hanno esternato il desiderio di ritornare sulla candidatura di Angelo Chiorazzo di Basilicata Casa Comune, come presidente della Giunta Regionale. Noi segretari e consiglieri comunali lucani del PD, ci teniamo a sottolineare, che proprio perché siamo i rappresentanti dell’unico grande partito organizzato territorialmente, la costruzione di un vero e inclusivo “campo largo” deve essere il più ampio possibile, e non monco come nella situazione attuale, e per questo motivo abbiamo voluto esprimere e veicolare la nostra protesta, rispetto ad una scelta nuova, nata dalla mediazione dei leader, ma assolutamente non condivisa con tutti noi. Avere organismi dirigenti non significa dare carta bianca, anche in presenza di cambiamenti radicali in corso d’opera, nell’arco di poche ore. Vogliamo anche rettificare la narrazione che è stata fatta nei mesi scorsi, della famosa Direzione Regionale del Partito Democratico di ottobre 2023, dal momento che il mandato ,dato a larga maggioranza ad Angelo Chiorazzo, non era un lasciapassare indistinto, ma si basava sulla ricerca della coalizione più ampia possibile; insomma un progetto di alleanza politico-programmatica al quale si sono poi aggiunte le situazioni determinatesi dopo le elezioni regionali in Sardegna, certificando l’imprescindibilità dell’asse politico tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Noi pensiamo che il futuro della Basilicata e dei lucani, sia assolutamente prioritario, rispetto ai tatticismi delle varie formazioni politiche e rispetto alle legittime ambizioni di tanti uomini e donne del PD; allo stesso tempo però, abbiamo denunciato l’inaccettabile atteggiamento sia degli alleati (Movimento 5 Stelle e Basilicata Casa Comune) che di Azione e Socialisti, nel porre dei veti assurdi su tutti i possibili nomi spendibili dal Partito Democratico. Veti che non reggono alla prova dei fatti, perché la volontà di escludere candidati politici, si giustificherebbe solo con un candidato civico capace di aggregare tutte le forze del centrosinistra, compreso l’esperienza civica potentina di “Basilicata Possibile” di Valerio Tramutoli. Il P.D. ha dimostrato lungamente di andare oltre il mero interesse di partito, ma meriterebbe ora, di ricevere altrettanta disponibilità da tutte le altre possibili forze della coalizione. Secondo noi, il popolo lucano, il quale dà un giudizio negativissimo dei 5 anni di governo del centrodestra guidato del Gen. V. Bardi, pretende ed ha il diritto di poter scegliere un’alternativa, che se nel programma è già delineata, va ancora raggiunta riuscendo a costruire un “campo largo” il più ampio possibile e con un candidato Presidente veramente condiviso da tutti, e soprattutto riconoscibile dal popolo dei nostri elettori, per evitare di commettere lo stesso errore delle elezioni regionali del 2019.
sabato 16 marzo 2024
NEL DARE VOCE ALL’ONDATA DI PROTESTA DI PARTE DELLA BASE DEL PD
FIRMATO i segretari: Alessandro Di Sario, Domenico Lauria, Angelo Lamboglia, Maria Cerminara e Vladimir Casella.



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