La società AEI Wind Project XV Srl, con sede a Roma, ha depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa al progetto del nuovo parco eolico “Aliano”. L’impianto, localizzato nei comuni di Senise, Sant’Arcangelo e Roccanova , prevede l’installazione di 10 aerogeneratori da 6 MW ciascuno per una potenza complessiva di 60 MW.
Le turbine saranno collegate a una nuova stazione di trasformazione nel comune di Sant’Arcangelo e, tramite un elettrodotto a 150 kV, alla rete elettrica nazionale. Il progetto interessa aree prossime alla Rete Natura 2000 e al Parco Nazionale del Pollino, in particolare il perimetro della diga di Monte Cotugno.
La documentazione è disponibile sul Portale delle Valutazioni Ambientali del Ministero (https://va.mite.gov.it) e, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, cittadini ed enti interessati potranno presentare osservazioni. Nel giro di pochi anni sono state diverse le progettualità che hanno riguardato il tema delle rinnovabili ma in aree prossime o direttamente collegabili a zone protette e, in primis, al grande invaso di Monte Cotugno. C'E' TEMPO FINO AL 21 SETTEMBRE PER INVIARE LE OSSERVAZIONI.
Nel 2023, il comitato NoScorie per primo si era battuto contro la realizzazione di impianti fotovoltaici galleggianti proposti su tre laghi lucani di pregio ambientale, tra cui quello di Senise. In quell’occasione, gli attivisti denunciarono il rischio di compromettere aree di valore naturalistico e idropotabile, sollecitando enti e istituzioni locali a esprimere parere contrario. Oltre alla necessità di preservare un'area adibita al prelievo di acqua in caso di incendio (circostanza concretizzata nell'ultimo, terribile, incendio che nel mese scorso ha interessato proprio il vicino territorio di Colobraro).
Nel 2024 l'associazione Assa inviò osservazioni (clicca qui) sul progetto di un impianto eolico denominato "Parco Eolico Colobraro Tursi", anche in questo caso costituito da 10 aerogeneratori di potenza nominale pari a 6 MW, per una potenza complessiva di 60 MW, da realizzarsi nel territorio dei Comuni di Colobraro e Tursi, con opere di connessione alla RTN ricadenti anche nel Comune di Sant'Arcangelo nei pressi della diga di Monte Cotugno. In tutti questi casi non si tratta di un rifiuto delle energie rinnovabili, ma un dissenso verso quella che rischia di essere una aggressione alla natura in aree di particolare valore ambientale e sociale. Per il comitato, i laghi non sono superfici da sfruttare, ma beni comuni da preservare, fondamentali per l’equilibrio ecologico e per l’approvvigionamento idrico delle comunità.