|
Occupazione abusiva di spiaggia libera a Metaponto: sequestrati ombrelloni e sdraio |
---|
12/08/2025 |
|  A Metaponto Lido, in località Torre Mare, un’area di circa 1.400 mq di spiaggia libera è stata trasformata in privata con l’occupazione abusiva delle postazioni vicino al mare. I Carabinieri Forestali hanno sequestrato 180 ombrelloni, 170 sdraio e 5 tavoli ancorati e legati, lasciati per giorni a impedire l’uso pubblico. Indagini in corso contro ignoti, nel rispetto della presunzione di innocenza. Di seguito il comunicato stampa. Un’area di circa 1.400 mq di spiaggia libera in località Torre Mare a Metaponto Lido, trasformata in spiaggia privata con l’occupazione sistematica da diversi giorni, delle postazioni più vicine al mare, impedendo così la libera fruizione e l’uso pubblico. I carabinieri forestali del Nucleo Tutela Biodiversità di Metaponto nei giorni scorsi, di notte, hanno sottoposto a sequestro penale d’urgenza a carico di ignoti, circa 180 ombrelloni, 170 sdraio e 5 tavoli in plastica, lasciati da diversi giorni sulla spiaggia libera, nelle postazioni più vicine al bagnasciuga, occupando così un’ampia porzione della spiaggia libera, già ristretta a causa dell’incessante erosione della costa sabbiosa. L’occupazione sistematica e continuativa della spiaggia libera, consentiva ad ignoti, di fruire a proprio piacimento del bene demaniale, avendo sempre assicurato un posto nelle immediate vicinanze del mare, in spregio al diritto di ciascuno di godere della spiaggia libera. Diversi ombrelloni, sdraio e tavoli, erano ancorati a grossi sassi e legati tra loro con cavi e robusti lucchetti per evitare i furti durante la notte. Prosegue l’attività del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Metaponto per perseguire i reati in danno all’ambiente e le occupazioni abusive delle aree demaniali dello Stato. Si precisa che il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari, per cui qualora identificati nel corso delle indagini, per gli autori del reato vige il principio di presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |