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Ex Ilva Taranto, Spera (Ugl):”Una fabbrica al collasso” |
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21/09/2020 | “Facendo seguito all’intervento presentato dalla scrivente O.S. Ugl in data 31 luglio u.s. c/o l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto, con la quale venivano denunciate le discriminazioni attuate nei confronti dei lavoratori in materia di applicazione della Cigo Covid-19, più volte segnalate attraverso comunicati all’indirizzo dell’azienda ArcelorMittal, si vuol riportare all’attenzione delle SS.VV. quanto ancora stia accadendo in fabbrica:
In data 18 settembre u.s. ArcelorMittal, in maniera unilaterale, decideva di ridurre ulteriormente il regime produttivo adducendo quale motivazione quella della riduzione degli ordini”.
Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera.
“Tale atteggiamento che si protrae dal mese di luglio del 2019 ed esasperato con l’emergenza Covid a partire da febbraio 2020, sta minando la stabilità economica e psicologica dei lavoratori, sia diretti sia dell’indotto, senza dimenticare coloro che sono in ILVA ancora in Amministrazione straordinaria. Vorremmo evidenziare - prosegue Spera - la casualità ha voluto che due nostri colleghi lavoratori in ArcelorMittal, abbiano deciso di porre fine alla propria esistenza e che solo per fatalità non si è dovuto piangere le spoglie di altri colleghi a causa dei numerosissimi incidenti che sono e continuano ad accadere nello stabilimento, a causa della mancanza di manutenzione degli impianti oramai degradati. In merito all’applicazione della Cigo Covid-19, per la quale ricordiamo non esserci accordo sindacale e gestita in maniera del tutto arbitraria da parte di ArcelorMittal, la legge stabilisce che ‘l’omessa determinazione dei criteri di rotazione del personale da sospendere comporta l’illegittimità del provvedimento di concessione del trattamento’. Inoltre l’erogazione della stessa viene effettuata sic et simpliciter da INPS, senza che la stessa verifichi i corretti criteri di applicazione. Inoltre, sempre per dovere di cronaca, si vuol rammentare che in data 15 novembre 2019 la Procura di Milano ha aperto un fascicolo atto ad accertare se nell’esecuzione del contratto di affitto dell’ex Ilva, siano state attuate condotte rilevanti sul piano penale che abbiano causato un eventuale depauperamento del ramo d'azienda a cui ha fatto seguito il 16 novembre 2019, un atto da parte della Procura di Taranto che ha aperto un'inchiesta, modello 44 contro ignoti, traendo spunto dal ricorso dei commissari Ilva su ArcelorMittal per la gestione del siderurgico, ipotizzando il reato contemplato nell’art. 499 del Cod. Pen. di distruzione di materie prime o di mezzi di produzione con danno all'economia nazionale. In tutto questo si denuncia la latitanza del Governo che, tra false promesse ed esternazioni propagandistiche elettorali, non vuole o non riesce ad affrontare una vertenza come quella in questione in modo serio e risolutivo che possa, e debba, placare il clima di rabbia ed evitare una carneficina sociale, se non una bomba sociale senza precedenti. I lavoratori diretti dello stabilimento, dell’indotto e dell’ILVA in Amministrazione Straordinaria sono stati lasciati soli, alla mercé di una multinazionale oramai lontana dai ‘buoni propositi’ iniziali e arroccata su posizioni totalitarie alle quali ne il Governo, ne la Magistratura, ne l’INPS intervengono per porre in essere le giuste azioni di salvaguardia dei lavoratori e delle loro famiglie, dei cittadini di Taranto ma anche della fabbrica, che è ancora di proprietà dello Stato Italiano. Per quanto sopra riportato in maniera sintetica ma supportata da elementi oggettivi – conclude Spera -, l’Ugl Nazionale Metalmeccanici chiede l’intervento urgente degli organi competenti tutti per riportare a condizioni di normalità il sito produttivo di Taranto, così come quello di Genova e Novi Ligure, ed evitare azioni fuori controllo che non possono che esasperare ancor di più gli animi”.
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NEWS BREVI
1/12/2021 - Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico | Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra. |
| 28/11/2021 - Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani | Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato 08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.
| 15/11/2021 - Obbligo di catene o pneumatici da neve | E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.
Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”. |
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