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La voce della Politica
| ''Le case di riposo nell'emergenza Covid e non solo'' |
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21/04/2020 | Con l' emergenza Coronavirus si sta tanto parlando delle Case di Riposo in Basilicata, da sempre nel dimenticatoio. Ed io mi sento di dire che, a differenza di ciò che sta avvenendo nel resto del Paese, i dati della nostra Regione sono confortanti.
Il Contagio da Coronavirus all' interno di queste strutture è estremamente limitato e dobbiamo impegnarci tutti per eliminarlo del tutto.
Cosa sono. Sono delle Residenze che ospitano persone anziane ultrasessantacinquenni autosufficienti o parzialmente tali, che per motivazioni varie non possono essere accolte in famiglia o altri contesti.
In virtù della L.R. n.34/18 art.31 e alla Delibera della G.R. n.194/17 e relativo regolamento, le strutture che provvedono agli adeguamenti strutturali ed organizzativi, potranno ospitare al proprio interno il 20% di persone non autosufficienti e/o allettate.
Quindi all' interno di queste strutture vengono accolte le persone più deboli, con patologie multiple, spesso sottratte alla solitudine e al disagio. Pertanto che hanno bisogno di assistenza personale, medica e psicologica.
Da medico mi preme sottolineare le criticità sanitarie di queste strutture:
1- l' assistenza sanitaria viene garantita dal SSN attraverso il Medico di Medicina Generale, continuità assistenziale, Assistenza domiciliare Integrata e così via.
Si capisce benissimo che l' attivazione di questi servizi non è sempre agevole e pone qualche riflessione per organizzarla in modo diverso ad esempio garantendo all' interno della struttura la presenza del Medico, sia pure per poche ore giornaliere.
2-occorrerebbe un maggiore raccordo, una maggiore collaborazione fra case di Riposo, RSA e Lungodegenze, nel senso che quando in una casa di Riposo, in cui l' assistenza sanitaria è a bassa intensità, si verifica un peggioramento dello stato di salute di un ospite, lo stesso dovrebbe essere subito trasferito, senza attese di settimane o addirittura mesi..
3-Non venendo soddisfatte le richieste di cui al punto 2, i pazienti vengono inviati ai vari Ospedali, dove intasano spesso il pronto soccorso o vengono ricoverati in reparti per acuti.
Sarebbe quindi più giusto, per ovviare a tutto ciò, predisporre dei protocolli con le RSA e potenziare la capacità diagnostica delle Lungodegenze.
Si capisce, quindi, la situazione di estrema difficoltà nella quale vengono a trovarsi le case di riposo, dovendo provvedere a soddisfare al meglio tutte le necessità psico-fisiche degli ospiti. E bisogna tenere presente che sono persone, non numeri, ognuna diversa dall' altra, con esigenze differenti. E quando queste persone diventano non autosufficienti o allettate, deve essere elevato e di molto anche il livello di assistenza sanitaria e personale nei loro riguardi.
A peggiorare questa situazione si aggiunge spesso il fatto che alcune rette , di persone senza supporto di familiari o parenti, coincidono con la pensione minima.
Malgrado tutto ciò, riusciamo con sacrifici a garantire assistenza dignitosa a tutti gli ospiti.
Lo abbiamo fatto in tempi normali e lo stiamo facendo in tempi di Emergenza da Coronavirus. Lo stiamo facendo moltiplicando gli sforzi e mettendo in campo tutte le misure di ordine sanitario e preventivo e sia recependo le direttive di Governo, regione ed Ente Locale.
Già da inizio marzo sono state sospese le visite dei parenti, salvo casi eccezionali autorizzati dalla Direzione, il personale viene dotato di dispositivi di sicurezza individuali, gli ambienti vengono opportunamente puliti e sanificati .Sospesi i servizi di parrucchieri, estetisti. Le prestazioni erogate dall' ADI, vengono assicurate dai nostri infermieri.
Sono state da me attivate una serie di consulenze specialistiche telefoniche e tramite wa con dermatologo, psichiatra, chirurgo, geriatra, allo scopo di ridurre all' essenziale lo spostamento degli Ospiti.
Per pazienti dimessi da Ospedali, Lungodegenze o RSA che debbono rientrare nella nostra struttura, è obbligatorio eseguire il tampone.
Già dal mese di febbraio abbiamo sospeso nuovi ricoveri.
Fin' ora siamo riusciti a garantire l' incolumità dei nostri Ospiti, ma non è stato facile e non sarà facile nei giorni, nelle settimane e nei mesi avvenire.
Dott. Domenico Lauria – medico struttura ‘Panorama’ di San Severino Lucano
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