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Apicoltori e Con.Pro.Bio. sulla morìa delle api |
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15/05/2013 |
| Con.Pro.Bio.Lucano e
Associazione Apicoltori Lucani intervengono
congiuntamente sul recente caso di moria di api nel Metapontino."Mentre la commissione Europea approva definitivamente la moratoria di 3 pesticidi pericolosi per le api, nel nostro territorio si ripetono allarmi per casi di “apicidio”, in concomitanza della fioritura delle principali colture.
Il sospetto dell’uso improprio di fitofarmaci (da confermare da una doppia indagine: ASL e Progetto Beenet) in riferimento all’ultimo evento, deve richiamare l’attenzione di tutti, soprattutto dei decisori pubblici, sulla urgente necessità di ridurre e razionalizzare l’uso di tali sostanze!
Crediamo non sia proprio del tutto razionale affidare le scelte sui mezzi tecnici da impiegare esclusivamente a chi li vende! Può capitare, infatti, di rivolgersi a rivenditori poco scrupolosi, che per fare cassa o dotati di informazioni parziali, consigliano e vendono fitofarmaci pericolosi per la salute dell’utilizzatore, dell’ambiente e, infine, anche del consumatore.
Vogliamo ricordare a tutti che esistono leggi e regolamenti che impongono il divieto assoluto di utilizzo di pesticidi tossici per gli insetti impollinatori, durante la fioritura (Legge Nazionale n. 313 del 24/12/2004 e, in Basilicata, L.R. n. 15 del 3 agosto 1988, art. 11). Il legislatore si è anche preoccupato di salvaguardare le api dagli interventi di difesa delle colture in “pre” e “post” fioritura, prevedendo lo sfalcio di eventuale vegetazione spontanea con fiori che potrebbero attrarre le api.
La mancata osservazione di queste leggi provoca gravi danni economici agli apicoltori ed agli stessi ortofrutticoltori, spesso ignari del preziosissimo ed dell’utilissimo servizio di impollinazione che i pronubi svolgono gratuitamente!
Il Con.Pro.Bio. Lucano e l’Associazione Apicoltori Lucani, in un incontro tenuto ieri a Nova Siri (MT), hanno formulato agli enti preposti la richiesta di:
• maggiore informazione, divulgazione ed assistenza tecnica per gli operatori agricoli ed azioni di sensibilizzazione pubblica, con campagne “promozionali”, che mettano in primo piano il ruolo dei pronubi e l’importanza che riveste la loro salute per l’ambiente, per gli agricoltori e per i cittadini (consumatori);
• maggiori controlli, anche in previsione della approvazione del nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso dei pesticidi (PAN);
• scelte di politica agricola e di spesa dei fondi comunitari che orientino gli operatori della filiera agroalimentare verso sistemi produttivi realmente a basso impatto ambientale; sistemi, cioè, capaci di evitare l’uso di tali sostante, limitandoli ai soli casi di comprovata necessità.
“La speranza” - dicono Michele Monetta (Con.Pro.Bio. Lucano) e Pancrazio Benevento (Associazione Apicoltori Lucani) - “è che quello denunciato nei giorni scorsi sia stato l’ultimo caso di apicidio. Che sia bastata, cioè, la semplice azione di sensibilizzazione pubblica (tramite i media e segnalazione all’autorità competente) coraggiosamente avviata, quasi in solitario, da un giovane e bravo apicoltore, esasperato da eventi che si ripete da alcuni anni e preoccupato non tanto per i danni alla sua attività ma soprattutto per i danni alle attuali ed alle future generazioni.
Sappiamo, però, che questa speranza può essere trasformata in certezza solo soddisfacendo le nostre richieste”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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