Nella giornata del 24 settembre personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Melfi è intervenuto a seguito di una richiesta di aiuto giunta al numero d’emergenza 112 da parte di una cittadina di origini marocchine, la quale segnalava di essere stata aggredita dal figlio convivente. Gli agenti in servizio, immediatamente giunti sul posto, hanno trovato la donna, in evidente stato di agitazione psicofisica e con segni di violenza sulle mani.
La stessa ha riferito di essere stata minacciata di morte dal figlio, anch’egli di origini marocchine. Dopo aver messo in sicurezza la persona offesa, gli operatori sono saliti presso l’abitazione dell’uomo per procedere agli accertamenti del caso. Alla vista degli agenti, il soggetto ha opposto una violenta resistenza, tentando di sottrarre l’arma d’ordinanza a uno degli operatori e provocando la rottura di un mobile all’interno della cucina.
Nonostante l’aggressività manifestata, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e a contenerlo fino all’arrivo del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria. L’uomo veniva arrestato in flagranza di reato ed associato presso la Casa Circondariale locale. Sono in corso tutti gli approfondimenti investigativi, anche in favore dell’indagato, che sarà considerato presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna