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Sequestro GdF Matera: oltre 10.000 prodotti non sicuri |
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18/09/2025 |
|  I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Matera hanno effettuato il sequestro amministrativo di oltre 10.000 prodotti di vario genere (giocattoli, capi d’abbigliamento, borse, souvenir, etc.) per un valore di oltre 30.000 euro, nei confronti di un’attività commerciale in violazione al D.Lgs. 06 settembre 2005 nr. 206 – Codice del Consumo. Il servizio ha avuto innesco dal controllo del territorio e dal monitoraggio delle attività economiche che presentano profili di rischio per la tutela dei consumatori e delle imprese che rispettano le regole di mercato e che commercializzano prodotti non sicuri di provenienza anche incerta.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle ha permesso di individuare un esercizio commerciale sito nella provincia di Matera, gestito da un soggetto di nazionalità extracomunitaria, che esponeva per la vendita prodotti di vario genere non riportanti le indicazioni di sicurezza, previste dalla normativa vigente, idonee a certificare la qualità e l’origine della merce. Il titolare dell’azienda è stato segnalato alla competente Camera di Commercio della Basilicata – Sede di Matera, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. nr. 206/2005, per la violazione amministrativa che prevede una sanzione da Euro 516,00 ad Euro 25.823,00, con il contestuale sequestro amministrativo dei prodotti non sicuri. Prosegue incessante l’azione delle Fiamme Gialle a presidio della sicurezza economico – finanziaria, della salute dei cittadini nonché contro la sleale concorrenza che caratterizza il mercato di prodotti insicuri e/o contraffatti. Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizione eque di concorrenza. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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