In una nota, Mediterraneo No Triv fa sapere che solo in queste ore è venuta a conoscenza dell’incontro previsto per giovedì 31 luglio tra la Policoro Green Società Agricola Srl, promotrice di un importante impianto a Biogas alle porte della città di Policoro, e alcune esponenti della Regione Basilicata.
''L’incontro si svolgerà in un'area a forte vocazione agricola, ritenuta di alto pregio. Secondo quanto appreso, alla riunione dovrebbe partecipare anche il Sindaco di Policoro, Avv. Enrico Bianco. A questo punto – sottolinea l’associazione – emergono interrogativi rilevanti, a partire dalla natura stessa dell’incontro: Chi ne è stato promotore? I rappresentanti della Policoro Green, beneficiaria di un finanziamento PNRR, oppure la Regione Basilicata? Una domanda tutt’altro che marginale, che apre a ulteriori riflessioni. Se infatti a richiedere l’incontro fossero stati i proponenti del progetto, sarebbe legittimo chiedersi con quali motivazioni e se fosse davvero opportuno accoglierle.
Nel caso contrario, cioè se l’iniziativa fosse partita dalla Regione Basilicata – che, va ricordato, deve ancora pronunciarsi sulla richiesta di annullamento in autotutela della delibera di autorizzazione all’impianto – allora è altrettanto lecito domandarsi se tale convocazione sia compatibile con il principio di imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa. Il Comitato Difendiamo il Territorio di Policoro non è stato né invitato né informato dell’incontro, un fatto che, assieme ad altri elementi, contribuisce a rendere la questione ancora più delicata e controversa. Si afferma spesso che la pubblica amministrazione debba essere “una casa di vetro”, trasparente e accessibile.
Ma nei fatti – si legge nella nota – sembra che in Basilicata ciò non accada sempre, o che non tutti i cittadini siano considerati uguali. Per queste ragioni, Mediterraneo No Triv auspica il rinvio dell’incontro previsto per il 31 luglio e l’apertura della partecipazione anche al Comitato Difendiamo il Territorio, così come a qualunque cittadino ne faccia richiesta.
Non fosse altro che per garantire trasparenza, fugare dubbi e ricordare – soprattutto alla Regione Basilicata – che se domandare è un diritto, rispondere è un dovere della pubblica amministrazione''.