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E' nato il Comitato dei Lavoratori di Pubblica Utilità, ex Tis e ex Rmi

28/07/2025



Il Comitato dei Lavoratori di Pubblica Utilità (LPU) ha generato anche un Coordinamento del Comitato. Il Comitato attualmente è composto da una centinaia di lavoratori della provincia di Matera e della provincia di Potenza, lo stesso Comitato ha deciso anche un proprio Coordinamento, attualmente composto da cinque lavoratori. Il Comitato e il Coordinamento composto da uomini e donne hanno partecipato alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici ex Tis e ex Rmi della categoria B, molti dei quali (più di 800) sono approdati nella forestazione. Il Comitato si è posto l'obbiettivo di raggiungere per tutti i lavoratori che non hanno aderito alla forestazione (ma anche per quelli che non sono potuti andare nella forestazione perché non hanno superato la prevista visita medica), ma che hanno lavorato, che continuano a lavorare e che hanno maturato professionalità e competenze quello che è stato fatto nel Comune di Avigliano (PZ) e nel Comune di Grassano (MT) e cioè la stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori. Il Comitato e il Coordinamento chiedono si riprenda con la Regione Basilicata la discussione interrotta mesi fa e come riportato nel verbale del 5 settembre 2024 si riprenda anche l'eventuale possibilità di coinvolgere i comuni su una verifica del numero dei Lavoratori di Pubblica Utilità che potrebbero essere stabilizzati presso i comuni, esattamente come è stato fatto per il comune di Grassano e di Avigliano. Sui poco più dei seicento lavoratori rimasti fuori dalla forestazione si può trovare una soluzione condivisa, necessita solo la buona volontà politica e di volerlo fare.


In Calabria, la Giunta regionale, su proposta del presidente della Regione Roberto Occhiuto e dall'Assessore al lavoro Giovanni Calabrese, ha approvato una delibera con la quale si determina di dare 54.000 euro di contributo ad ogni Comune per ogni Tis stabilizzato. In linea con quella decisione politica, anche il governatore Vito Bardi e i suoi assessori potrebbero fare la stessa cosa. Le somme da destinare dovrebbero andare anche ai Comuni, come quello di Avigliano e Grassano che hanno già proceduto a stabilizzare i lavoratori. I lavoratori ex Tis e ex Rmi della categoria B, di Basilicata, che negli anni hanno sempre lavorato e hanno maturato capacità ed esperienze, hanno diritto a un contratto di lavoro, la politica e i politici non trovassero scuse e si proceda a una loro stabilizzazione.


La stabilizzazione possa concretizzarsi sui comuni, nelle attività delle società partecipate della Regione Basilicata e degli enti strumentali, poco importa, l'importante è togliere tutti noi dallo stato di precarietà vissuto da decenni. Chiediamo un incontro nel più breve tempo possibile al governatore Bardi e al suo Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo.




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