Biagio Salerno, presidente del Consorzio turistico di Maratea, non le ha mandate a dire e, con un lungo e durissimo sfogo, oltre che sulla viabilità locale, ha espresso tutto il suo disappunto per l’orario di circolazione - ancora dalle 7 alle 23 - sulla Statale 18 nel tratto di Castrocucco, che riaprirà domani.
«Una grande delusione - sbotta subito Salerno - perché immaginavamo di affrontare questa stagione estiva in modo totalmente diverso. Ma a Maratea si dice che “il sazio non si preoccupa del digiuno” e noi ci rendiamo conto che nessuno si interessa all’economia del nostro territorio e nessuno si rende conto del disastro che sta provocando questa mancanza di viabilità. Sui tavoli si punta solo su accordi che però non portano ad una soluzione vera. Ci tengo a precisare quanto il danno economico sia ormai irreversibile e sta portando, e porterà, alla chiusura di molte attività. Ma la cosa preoccupante è che gli Enti, tutti, non muovano un passo serio nei confronti di questa economia marateota ormai traballante e che, invece, necessita di vivere momenti importanti».
Cesare Albanese, eletto lo scorso anno sindaco ci ha spiegato come questo orario si protrarrà «quantomeno fino alla fine di giugno». L’obiettivo del primo cittadino sarebbe di arrivare «almeno fino all’una di notte», ma molto dipenderà dalla realizzazione del bypass.
«Ci sono molti clienti che non prenoteranno e sceglieranno altre destinazioni, proprio per queste restrizioni - tuona ancora Salerno - io non so a chi additare le colpe, ma noto che in Basilicata, probabilmente, non si crede nel turismo e questo mi rammarica poiché significa che evidentemente il turismo è visto come una ruota di scorta, sulla quale fare tante chiacchiere ma nulla di concreto. Da operatore sono stanco e da presidente del Consorzio sono mortificato poiché veniamo maltrattati continuamente per la mancanza di soluzioni chiare e plausibili, che invece ci consentirebbero di andare avanti in tranquillità. L’immagine di Maratea sarà difficile da recuperare e comunque potrebbero volerci anni».
Nella Perla del Tirreno la soluzione alla questione viabilità passa innanzitutto dalla realizzazione del percorso alternativo - appunto, il cosiddetto bypass - i cui lavori, dopo i ritardi iniziali, sembra stiano procedendo bene e si spera possano terminare entro la fine di luglio. Ma, da quanto comunicato dalle Istituzioni, il problema dovrebbe essere definitivamente risolto da una variante in galleria per la quale sono già stati stanziati oltre 60 milioni di euro, sulla quale, però, al momento le notizie sono frammentarie e poco precise. Di sicuro, potrebbero volerci parecchi anni affinché veda la luce. Tuttavia, la realtà che stanno vivendo sta mettendo sempre più in ginocchio gli operatori del comparto turistico, in difficoltà anche a pagare tasse e contributi.
«Tra l’altro, vorrei anche capire a che punto siamo con il tunnel di 700 metri - attacca ancora Salerno, partendo proprio dalla galleria - perché di questo famoso progetto non sappiamo nulla. Ma poi mi chiedo cosa possiamo dire alle aziende che hanno preso impegni con chi presta lavoro? Che ne sarà di quelle persone? C’è una superficialità abominevole, nessuno ha il coraggio di darsi un pizzicotto e capire che ci troviamo seriamente in difficoltà. Per orgoglio non abbiamo chiesto aiuti, ma come dobbiamo pagare tasse e contributi se gran parte della nostra economia è basata sul turismo? Il turismo è fatto di libertà e non di restrizioni. Non chiediamo molto, non vogliamo un’apertura notturna ma quantomeno che si arrivi all’una o all’una e mezzo di notte. Possibile che non si riesca a fare un intelligente passo in avanti da questo punto di vista? Non stiamo chiedendo un’apertura 24 ore su 24 - conclude il presidente del Consorzio - ma una semplice proroga per dare ossigeno alla nostra economia, ai nostri ristoranti, ai nostri bar, ai nostri operatori turistici che sono gli unici, credetemi, a fare sacrifici per la crescita di questo territorio. Altri meriti non mi permetto di darli a nessuno. Quello che sta succedendo in Basilicata è una vera vergogna e personalmente ribadisco tutta la mia delusione».
Era il 30 novembre del 2022 quando una terribile frana in località Castrocucco ha devastato un versante del Monte Serra e fatto piombare Maratea in un incubo che sembra senza fine. La prima soluzione adottata per la viabilità era stata la riapertura della Ss 18 attraverso un senso unico alternato regolato da semaforo ed in un orario compreso tra le 7 del mattino alle 23. Nonostante le proteste degli operatori, si è proseguito così nelle ultime due stagioni estive e altrettanto verrà fatto, quantomeno, per l’inizio della prossima.
Secondo quanto ci aveva spiegato Albanese, ad ostacolare la proroga dell’orario di apertura del tratto dell’arteria oltre le 23 è la sicurezza, difficile da garantire con il buio.
Ricordiamo che il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha conferito poteri speciali al primo cittadino marateota, nominandolo «responsabile delle iniziative finalizzate all'uscita dall'emergenza, per come già pianificate e finanziate». Il provvedimento gli consente di esercitare poteri speciali per gestire la riapertura della carreggiata attraverso le risorse ottenute per fare fronte all’emergenza, con l’obiettivo di arrivare ad un’apertura duratura.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it