Una truffa da oltre un milione di euro, orchestrata da due coniugi di Matera, ha colpito almeno 21 persone, molte delle quali appartenenti a categorie vulnerabili.

L’inchiesta della Guardia di Finanza, conclusa nei giorni scorsi, ha portato alla denuncia della coppia per truffa aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Matera, il principale indagato – ex agente di una nota compagnia assicurativa – avrebbe sfruttato la propria esperienza nel settore finanziario per carpire la fiducia delle vittime.

Spacciandosi ancora come professionista in attività, proponeva presunti investimenti ad alto rendimento, convincendo le persone a consegnargli contanti o assegni, in cambio di documentazione falsa che simulava operazioni regolari.

Tra le vittime figurano anche un parroco della diocesi materana e numerosi anziani. I fondi raccolti illecitamente sarebbero stati riciclati attraverso una rete di operazioni ingannevoli: assegni in bianco venivano intestati ad altri soggetti, anch’essi truffati, ai quali veniva fatto credere che si trattasse di rendimenti derivanti dagli investimenti. L’operazione, sottolineano le Fiamme Gialle in una nota, dimostra l’attenzione costante verso il contrasto ai reati economico-finanziari, soprattutto quando a farne le spese sono persone fragili. Gli indagati restano comunque presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva, come previsto dal principio di presunzione di non colpevolezza.