“Quali operatori turistici di Maratea stiamo valutando con l’ausilio di legali di fiducia modalità, contenuti e termini per la presentazione di una richiesta di risarcimento danni subiti e subendi nei confronti di tutti i soggetti responsabili della mancata riapertura della SS 18 nel tratto Castrocucco-Marina”, lo riferisce il presidente del Consorzio Turistico Maratea - Biagio Salerno - informando che è stata avviata la raccolta della documentazione tra gli associati, titolari di imprese ed attività economiche volta a dimostrare le perdite subite e future dal momento della chiusura.
“Non ci resta che rivolgerci alla magistratura dopo che - dice Salerno - anche con i “ponti primaverili” non abbiamo avuto alcuna data certa di riapertura della strada prospettata sempre per imminente ma mai concretizzatasi realmente. Le conseguenze delle inadempienze e dei ritardi si riverberano interamente sugli operatori, come si è verificato nuovamente in questi fine settimana di ripresa degli arrivi turistici”.
Il presidente del Consorzio cita i casi, purtroppo sempre più numerosi, di clienti che disdicono prenotazioni alberghiere, che chiedono ‘garanzie’ sulla riapertura della strada, di gite in autobus annullate specie per la visita al Cristo Redentore da sempre meta turistica fissa per chi soggiorna a Maratea, di ristoranti quasi deserti.
“Siamo stanchi di sentire annunci che da Pasqua rinviano continuamente la riapertura della strada. Non possiamo attendere l’insediamento della nuova Giunta Regionale o che in Anas qualcuno si assuma le proprie responsabilità per assicurare la sorveglianza del tratto della SS18. Fino ad oggi risulterebbero essere state utilizzate risorse finanziarie pari a circa 5 milioni senza risoluzione definitiva della problematica e senza ricevere alcuna informazione su come si intenda spendere il fondo che il Dipartimento Nazionale Protezione Civile ha riservato già lo scorso anno per i primi indennizzi alle imprese danneggiate. E’ ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.