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Rivolta nel carcere di Melfi del Marzo 2020, chieste altre quattro condanne

4/02/2023



Quattro condanne da otto anni a nove anni e 10 mesi per la rivolta nel carcere di Melfi di marzo 2020. Questa la richiesta del pm Gerardo Salvia davanti al Gup Lucio Setola per altrettanti detenuti ritenuti tra i responsabili per le proteste contro le restrizioni Covid nella struttura di alta sicurezza. Il magistrato del Tribunale di Potenza ha chiesto la pena più lieve per Andrea Cinquefrondi, calabrese accusato solo del sequestro “a scopo di coazione” di alcuni agenti di polizia penitenziaria. Richieste più pesanti anche per devastazione - e già scontate di un terzo per il rito abbreviato - a carico di Klevjol Ahmesi, albanese, del campano Rosario Beneduce e Roberto Dello Russo, anch'egli calabrese. L'udienza è stata rinviata al 30 marzo per la difesa e la decisione.
Per gli stessi avvenimenti, a settembre scorso una ventina di imputati avevano patteggiato pene tra i quattro e i cinque anni di reclusioni, altri sono stati rinviati a giudizio. Tra questi, i nomi noti della criminalità potentina, Dorino Stefanutti e Carlo Troia, insieme con Piero Di Domenico, considerato un esponente del clan jonico guidato da Gerardo Schettino.
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