La settimana scorsa avevamo dato la notizia di un increscioso fatto di cronaca avvenuto a Trecchina, dove, la sera del giorno dello scrutinio delle elezioni amministrative, hanno incendiato l’auto di Mena Papaleo, consigliera comunale uscente della Lega.
Le fiamme erano divampate alle 22:39 e, per spegnerle, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco: ma la sua Citroën C3 parcheggiata davanti casa è andata completamente distrutta. Su quanto accaduto stanno indagando i carabinieri, tuttavia, non sussistono dubbi circa l’origine dolosa dell’evento.
Abbiamo intervistato l’ex consigliera, che si è subito mostrata forte e per nulla intimidita da questo spiacevole episodio.
“Non ho paura per quello che è successo, né ho intenzione di interrompere il mio impegno politico - ci ha detto - nella mia vita ho temuto solo per le condizioni di mio marito dopo l’incidente sul lavoro”.
Questa vicenda, dunque, non l’ha intimorita?
Assolutamente, no. Chiaramente mi dispiace, e tanto, per la mia famiglia, ma, per quanto mi riguarda, posso dire che sono stata privata solo di un bene materiale. Sarei stata male qualora fosse capitato qualcosa a mio marito, alle nostre famiglie, o se mi avessero avvelenato il cane.
Ha mai ricevuto minacce?
No, mai. Non ho altre attività, mi dedico esclusivamente alla politica e, dopo l’incidente che gli è capitato, a mio marito.
Pensa c’entri la politica?
Sinceramente la ritengo l’ipotesi più probabile, anche perché tutto è avvenuto la sera della elezione del nuovo sindaco, che ringrazio per essersi subito messo a disposizione e con cui sono in buoni rapporti. A differenza della precedente amministrazione, con la quale i rapporti non erano certo idilliaci. Non nascondo quanto sia indotta a credere possa essere stata una vendetta di qualcuno, a cui ho potuto dare fastidio durante la mia attività da consigliera. Ma non sto facendo alcun collegamento particolare poiché, ribadisco, non c’è stata una rivendicazione e non ho idea di chi sia stato, né da cosa possa essere dipeso. Ho appreso essere stato un fatto doloso, altrimenti lo avrei ritenuto accidentale. Per quanto ne so potrebbe anche esserci dietro una ragione sentimentale: sono molto popolare sui social e, magari, potrebbe essere stato qualcuno che è stato respinto.

L'immagine di Trecchina come ne esce?
È stato sicuramente un fatto brutto, il paese ne esce male. Malissimo. In una realtà tranquilla come Trecchina, da sempre amministrata dal centrosinistra, non può succedere una cosa del genere ad una consigliera della Lega così attiva come me. Io ho la bandiera della Lega sul balcone e, chiunque entri in paese, è la prima cosa che nota. Ripeto anche che ringrazio il nuovo sindaco Marcante per la sua vicinanza e per essersi attivato subito.
Proseguirà nel suo impegno politico?
Certamente, non ha alcuna intenzione di fermarmi e sono già pronta a ripartire. In queste ultime elezioni comunali non ho formato una mia lista per delle ragioni personali e mi ha fatto come tanta gente, a Trecchina, mi fermasse per strada per chiedermi di ricandidarmi. Se l’intento del gesto era di intimorirmi, allora sono completamente fuori strada. A livello politico non mi sento affatto toccata perché ho sempre portato avanti il mio impegno con la massima correttezza ed onestà. Nella mia vita ho avuto davvero paura solo in occasione del gravissimo incidente sul lavoro capitato a mio marito, che da allora, purtroppo, è una persona con disabilità, in quanto il medico mi aveva detto gli rimanessero al massimo 72 ore di vita. In quel frangente gli ho letto la morte negli occhi ed ho avuto davvero paura, ma non certo adesso. Ribadisco che non ho paura.
Gianfranco Aurilio