Nonostante persistano le difficoltà del lavoro autonomo, le micro e piccole imprese si confermano protagoniste della domanda di lavoro. Oltre 6 mila unità in entrata nel mercato del lavoro in Basilicata entro novembre prossimo su 9.530 complessive previste dal sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal avverranno nelle micro e piccole imprese con meno di 50 dipendenti, nelle quali si concentra, nel Paese, il 50,5% dei dipendenti e che nel primo semestre del 2021 determinano il 66,7% delle posizioni lavorative dipendenti, dato dal saldo tra assunzioni e cessazioni. Lo rileva il Centro Studi Confartigianato insieme alla crescita della difficoltà di reperimento del personale. Con la crescita delle assunzioni, sale infatti la difficoltà di reperimento: a settembre 2021 il 44,6% delle entrate di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine è di difficile reperimento, superiore al 36,4% delle entrate totali e in salita rispetto al 36,5% di un anno prima. La robusta crescita dell’attività nelle costruzioni rende più critico il reperimento di manodopera specializzata nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (43,7%, quasi sei punti superiore al 37,8% di un anno prima). In Basilicata la difficoltà di reperimento media è superiore al 35%.
La pandemia ha colpito duramente il lavoro indipendente – Nell’arco dei 18 mesi, che comprendono la recessione determinata dalla pandemia e la successiva ripresa, gli occupati dipendenti hanno quasi completamente recuperato i livelli pre-crisi – ad agosto 2021 sono lo 0,5% in meno del livello di febbraio 2020 – mentre gli effetti negativi si scaricano pesantemente sul lavoro indipendente – segmento non coperto dal sistema degli ammortizzatori sociali – che ad agosto 2021 registra una perdita di 302 mila occupati rispetto a febbraio 2020, pari al 5,8% in meno, una variazione che rappresenta il 77,2% del calo complessivo di occupati del periodo in esame. Dai più recenti dati trimestrali emerge che la crisi del lavoro autonomo colpisce maggiormente le donne: nei settori non agricoli al secondo trimestre 2021 – media ultimi quattro trimestri le donne indipendenti occupate calano del 6,9% su base annua, un ritmo più che doppio del -3,1% degli occupati indipendenti maschi.
Per Rosa Gentile dirigente nazionale e regionale Confartigianato per le piccole imprese tra le priorità della ripresa l’accesso al credito è sempre un problema. Le banche devono dimostrare fiducia agli artigiani e ai piccoli imprenditori. Soprattutto in un momento come questo in cui tutti dobbiamo fare uno sforzo comune per uscire dalla crisi. Al tempo stesso pensiamo si debbano creare strumenti di finanziamento innovativi e alternativi al canale bancario. Mi riferisco, ad esempio, ai bond di territorio, orientati alle micro e piccole imprese. Inoltre – aggiunge Gentile - c’è la necessità di accelerare l’uscita dalla crisi attraverso un dialogo costante tra le Organizzazioni imprenditoriali e i rappresentanti della politica con l’obiettivo di dare rapida attuazione al PNRR e attuare un piano di riforme che pongano al centro dell’attenzione le micro e piccole imprese e rimuovano gli storici ostacoli all’attività d’impresa. Infine i rincari delle materie prime che ad agosto hanno fatto registrare un aumento del 31,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono una pesante ipoteca sulla ripresa soprattutto per i piccoli imprenditori.