Oggi pomeriggio alle 18.00 nella chiesa Madre la comunità di Francavilla in Sinni darà l’ultimo saluto ad Antonio Laterza, il 46enne morto il 4 giugno scorso al San Carlo di Potenza dove era ricoverato in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto nell’azienda nella quale lavorava, la C&P srl. L’incidente era avvenuto il 31 maggio e le condizioni di Antonio, trasportato a Potenza in elisoccorso, si sono aggravate nei giorni successivi.
La salma di Antonio, sulla quale è stata effettuata l’autopsia perché sulla vicenda sta indagando la Procura, arriverà a Francavilla in Sinni presumibilmente nel primo pomeriggio, direttamente in chiesa.
Se sul fronte delle indagini bisogna naturalmente ancora attendere, quello che sappiamo già è che tre persone, tutte lucane come è stato comunicato dal Coordinamento Regionale Trapianti della Basilicata, vivranno grazie agli organi di Antonio. ‘’Nella disperazione- ci dice don Franco La Canna parroco di Francavilla- è questa una consolazione per la famiglia di Antonio e le persone a lui vicine si sentono un po’ allievati nel dolore perché grazie a lui altre persone potranno vivere. Non è questo il grande significato della donazione? Davvero in vita Antonio è stato un ragazzo molto generoso, che metteva davanti prima gli altri e poi se stesso. E, ripeto, lo faceva sempre con molta riservatezza. Spero che l’esempio concreto di Antonio e della sua famiglia possa servire a sensibilizzare ancora di più rispetto a questo importante tema’’.
E’ lo stesso don Franco a svelarci in che modo si è attuata la volontà della famiglia. ‘’Nel portafoglio di Antonio- ci ha detto- è stato ritrovato il tesserino Avis. Pensi che io stesso non sapevo che fosse un donatore del sangue, tanta era la sua discrezione nel fare qualcosa per gli altri. Così è stato chiesto alla famiglia se volessero donare gli organi e loro, senza esitazione, pensando sicuramente di esprimere la volontà di Antonio, hanno detto sì’’. ‘’Saremo presenti con lo stendardo Aido- ci dice la presidente francavillese Aido Pierina Lo Bosco- quello di Antonio e della sua famiglia è un gesto che è quasi indescrivibile con le parole. Un gesto d’amore’’.In chiesa sarà anche collocata una bandiera dell'Avis.
Mariapaola Vergallito