“Sabato e domenica 6 giugno si sono sentiti fortissimi odori che hanno interessato, per lungo tempo, l’intero abitato del Comune di Gallicchio”.
È quanto comunica il sindaco Gaetano Pandolfi in riferimento allo stabilimento petrolifero di Tempa Rossa.
“La situazione - prosegue il primo cittadino - ha posto in allarme l’interza cittadinanza, anche alla luce di un’assenza di un sistema di monitoraggio ambientale permanente sul territorio del nostro Comune, che è esposto alle correnti che trasportano di tutto (fumi, polveri e aria cattiva) dal centro oli di Tempa Rossa”.
Quindi, Pandolfi chiama in causa i rapporti con le istituzioni lamentando l’assenza di dialogo.
“L’amministrazione comunale – scrive il sindaco – è da tempo che cerca un confronto su questi temi con la Regione Basilicata, nonostante l’emergenza sanitaria, ma ancora ad oggi non riesce ad ottenere un incontro più volte richiesto al presidente Bardi e all’assessore Rosa”.
“Per tanto - termina la nota – alla luce degli ultimi raccapriccianti eventi, l’amministrazione comunale di Gallicchio chiede, ancora un volta, che venga al più presto attivato un sistema di monitoraggio ambientale permanente per la salvaguardia della salute dei cittadini e che la Regione metta in agenda con urgenza un incontro per discutere del problema ambientale, insieme con la riconsiderazione della stessa posizione del Comune di Gallicchio nella concessione Tempa Rossa. La cittadinanza è ormai al limite della sopportazione. Si porranno in essere tutte le iniziative del caso per sensibilizzare l’opinione pubblica, anche con eventuali azioni di mobilitazione popolare”.
Sulla vicenda è intervenuto l'assessore Regionale all'Ambiente Gianni Rosa, che ha chiesto "controlli per monitorare la qualità dell’aria nei comuni di Gallicchio e Spinoso, attraverso una nota inviata all’Arpab.
“Recentemente a Gallicchio e a Spinoso sono stati avvertiti – afferma Rosa – persistenti odori molesti, probabilmente riconducibili all’attività dei Centri Olio di Tempa Rossa e di Viggiano. Le comunità sono giustamente allarmate, come hanno riferito i sindaci Pandolfi e De Luise, rimarcando le preoccupazioni per la salute dei loro concittadini. Ho chiesto una puntuale e dettagliata verifica dei valori registrati dalle centraline e di potenziare i controlli con l’ausilio del laboratorio su una postazione mobile in dotazione all’Arpab, per stabilire la causa di tali emissioni.
Non è la prima volta che le comunità delle aree comprese nelle concessioni petrolifere lamentano disagi per gli odori molesti. Oltre ad attivare i dovuti controlli, in assenza di norme nazionali che stabiliscono i valori soglia, stiamo lavorando per l’adozione di un provvedimento amministrativo da parte della giunta Bardi al fine di regolamentare le emissioni odorigene. Nostro dovere è mettere in campo tutto ciò che è necessario perché la comunità interessate vivano in sicurezza e siano informate nella massima trasparenza. La tutela della salute e dell’ambiente è per noi prioritaria”.
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