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Cotrab: si è dimesso Giulio Ferrara |
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28/08/2020 |
| Dopo la bufera mediatica e politca che si è abbattuta su di lui, Giulio Ferrara ha rassegnato le dimissioni da presidente Cotrab.
"Per la serenità del lavoro da affrontare in questo delicato momento da parte del Consorzio ritengo la mia decisione la più consona agli interessi del Consorzio medesimo e delle imprese tutte aderenti", ha motivato Ferrara.
Contro la sua riconferma, non più tardi di ieri, si era espressa anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli.
Ma erano stati tanti i rappresentati politici e della società civile che si erano dichiarati indignati per un incarico conferito a chi era stato condannato a 2 anni e 6 mesi per una violenza sessuale nei confronti proprio di una dipendente del Cotrab.
Prima della ministra, si era espressa anche la ex presidente della Camera, e deputata del Pd, Laura Boldrini che ha presentato un’interrogazione al Governo.
Sulla questione, con una nota congiunta, Anpi, Agedo, Libera e Unione degli Studenti Basilicata, hanno parlato di riconferma, oltre che “inaccettabile eticamente”, “gravissima e pericolosa” perché “rischia di alimentare l’assuefazione all’illegalità diffusa” e “di svilire le denunce delle donne che subiscono molestie fisiche o ricatti sessuali”.
Anche i senatori e le senatrici del Movimento 5 Stelle avevano annunciato una interrogazione. Una petizione contro la conferma di Giulio Ferrara come presidente del Cotrab, indirizzata al premier Conte, al ministro dei Trasporti De Micheli, al ministro per le Pari Opportunità Bonetti e all’assessore Regionale ai Trasporti Merra, che aveva già oltrepassato le 30 mila sottoscrizioni, era stata lanciata sul sito change.org dal Movimento “Dalla Stessa Parte”.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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