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Storia di Giuseppe:da Milano in Basilicata e ora in isolamento in attesa di tampone (dal 5 maggio)

13/05/2020



Quella di Giuseppe, originario di Castelsaraceno, tornato in Basilicata da oltre una settimana e in isolamento dal momento del suo arrivo, è una vicenda che ci fa capire che, evidentemente, qualcosa circa la somministrazione dei tamponi e sulla questione controlli ancora non va come dovrebbe. Soprattutto considerando che il protagonista, suo malgrado, di questa vicenda proviene da una delle zone che attualmente è a maggior rischio per la diffusione del Covid-19.
Ma quella di Giuseppe è anche un storia che ci fa capire quanto, accanto alle difficoltà sanitarie, il nostro Paese navighi anche in grosse difficoltà economiche che si spera, già da oggi, possano essere quantomeno alleviate dal Governo Conte.


Giuseppe quando sei tornato in Basilicata?
Sono partito in treno da Milano la sera del 5 maggio ed avevo avvertito il mio medico curante ancora prima di partire. Tanto che la richiesta di essere sottoposto al tampone risale, appunto, allo stesso 5 maggio.


Come mai sei partito?
Sono un barman e, purtroppo, oltre a non lavorare dallo scorso mese di marzo sono ancora in attesa di ricevere i soldi della Cassa Integrazione e, per questo, sono stato costretto a far ritorno al mio paese.


A Milano eri stato controllato?
Solo l’autocertificazione, che è stata poi ricontrollata alla stazione di Sapri quando sono sceso per prendere la mia macchina e tornare, viaggiando da solo, a Castelsaraceno. Mentre la temperatura mi era stata controllata unicamente a Napoli, ovvero alla quinta stazione di percorrenza.


Tu come stai, qualche tuo collega ti risulta essersi infettato?
Io sto bene e, per fortuna, nessuno di quelli che lavoravano con me è stato contagiato. Ma il problema è che nessuno, tra coloro di dovere in Basilicata, si sia ancora preoccupato di verificare se io sia, o meno, stato contagiato.


Adesso dove sei in isolamento?
Dal momento del mio ritorno, che ribadisco essere avvenuto da solo a bordo di un’auto parcheggiata a Sapri, sono completamente isolato da tutti e tutto in una seconda casa a Castelsaraceno.


Quindi hai dato il consenso a fare il tampone fin da prima di partire?
Assolutamente sì, ma ancora non l’ho fatto. L’Ufficiale Sanitario ha anche verificato sulla piattaforma che la richiesta, nonostante fosse stata inoltrata subito, è rimasta inevasa. E nella mia stessa situazione so per certo che si trovano anche altre 7 persone, tornate anche loro dal nord.


Hai sollecitato qualcuno?
Certo, mi sono rivolto a tutte le autorità competenti sia regionali che, addirittura, ministeriali denunciando questa situazione che è davvero assurda. Ho chiamato anche il numero verde dedicato al Covid, ma senza risolvere. Secondo le comunicazioni regionali avrei dovuto fare il tampone entro 48 ore, invece ancora nulla.


Qualcuno ti ha risposto?
Proprio questa mattina, in risposta ad una nota che gli avevo inviato, ho ricevuto una mail dall’Asp che mi invita a concordare il giorno in cui dovrò recarmi a Potenza, da solo e con la mia auto, per fare il tampone. Io sono disponibile a mettermi in macchina ed andare, ma non credo che altri lo saranno.



Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it



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