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Emergenza maltempo: una storia di coraggio e di salvezza dalla val Sarmento

26/03/2020



Il maltempo come previsto sta colpendo duramente la Basilicata e in particolar modo la Valle del Sarmento. Problemi si segnalano sulla Sarmentana, importante arteria stradale, nei pressi di Valsinni, ma in modo particolare si registra una vasta frana che ha interrotto al kilometro 10 + 600 la statale SS 481, nei pressi di Cersosimo, che collega la nostra Regione alla vicina Calabria, traffico interrotto, dunque, per Oriolo- Roseto Capo Spilico e viceversa. Squadre dell’Anas stanno lavorando sul posto, ma per il momento, si apprende, la strada resterà chiusa. Leonardo Lufrano, cantoniere dell’Anas, in mattinata, verso le otto, è riuscito a trarre in salvo un fornitore di carni proveniente dalla Calabria che col suo furgone era rimasto intrappolato. Lufrano era salito sulla collina, sotto la pioggia battente, per meglio rendersi conto di quello che stava accadendo, quando qualcosa o qualcuno ha attirato la sua attenzione. Un furgone era rimasto prigioniero della frana, l’autista del mezzo cercava in tutti i modi di tirarsi fuori da quella brutta situazione, ma le ruote continuavano a girare a vuoto. Niente da fare. La concitazione e la paura stavano per prendere il sopravvento, mentre acqua e fango continuavano a scendere. Lufrano intuisce il pericolo, inizia a correre, una corsa a perdifiato per fare presto, il cuore che batte, batte forte, ma la mente resta lucida, è necessario, bisognava correre e parecchio. Arrivato sul posto nota che sotto il veicolo c’è quasi mezzo metro di fango, veicolo e autista bloccati. Allora calza gli stivali, tira fuori un cavo e lo aggancia con difficoltà alla macchina di servizio, si muove tra la melma, rischia di cadere, di scivolare, ma l’adrenalina sale con il senso del dovere, e dopo una serie di manovre, di tentativi riesce ad agganciarlo; sale nell’auto, innesca le marce, accelera, accelera forte, le auto si muovono a zig zag; si prova una, due, più volte, fino a quando il furgone tocca il bitume della carreggiata, oltre la trappola di fango. Subito dopo, sul posto, arrivano i Carabinieri forestali, che si danno da fare, aiutano i malcapitati. I sorrisi, i grazie, le pacche sulle spalle prendono il sopravvento. Attimi di paura, ma anche sangue freddo, coraggio e spirito di altruismo. Il fronte franoso e di qualche centinaio di metri che dalla collina, in località “Scridera”, continua a scendere a valle, risparmiando per il momento alcuni casolari di campagna.

Vincenzo Diego



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