Morra (commissione antimafia)a Scanzano:''diamo alla popolazione strumenti per immunizzarsi dal mafia virus''
24/02/2020
La Commissione parlamentare Antimafia è stata in missione in Basilicata, nel comune di Scanzano Jonico, dove il Consiglio comunale è stato sciolto per mafia il 21 dicembre. Si sono svolte audizioni con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Prima della pausa delle attività abbiamo rasggiunto il presidente della commissione il senatore Nicola Morra.
“In presenza o meno della Direzione Distrettuale Antimafia- ci ha detto Morra- tutte le istituzioni preposte devono sempre più aggredire in chiave repressiva i sodalizi mafiosi e i sodalizi criminali già operanti inducendo la popolazione ad assumere gli accorgimenti necessari per far sì che certi fenomeni vengano prevenuti piuttosto che repressi perché già operanti, Noi dobbiamo fare in modo che soprattutto chi vuole lavorare chi vuole studiare abbia la possibilità di farlo in un territorio libero e non gravato dalla presenza asfissiante, soffocante appunto delle mafie. Sull’operazione di oggi sul narcotraffico non sottovalutiamo queste dinamiche, c'è stato detto che albanesi sono coloro che forniscono nella marijuana ma calabresi sono quelli che hanno il monopolio del mercato della cocaina. Sarebbe divertente domandare e domandarsi se non sia possibile vivere senza far ricorso a queste sostanze”. E rispetto al ruolo delle comunità: “non abbiamo affrontato questo tema- ha continuato Morra- perché abbiamo lavorato su questioni eminentemente tecniche e quindi abbiamo, con i rappresentanti delle forze di polizia presenti sul territorio, con il prefetto, con il questore abbiamo ragionato appunto di quello che dal punto di vista dell'emergenza criminale doveva essere oggetto di attenzione. Poi seguiranno, probabilmente, nei mesi futuri altri incontri e non è detto si possa avere anche un incontro pubblico perché nessuno vuole criminalizzare la popolazione, anzi, vogliamo adottare la popolazione degli strumenti necessari per immunizzarsi non dal coronavirus bensì dal mafia virus che decisamente più pericoloso”.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua