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Rotonda: il Comune affida il locale che in Consiglio aveva fatto discutere |
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14/02/2020 |
| Una locazione che segue una questione di incompatibilità, sollevata dall’opposizione e respinta dalla maggioranza, di cui avevamo parlato in occasione del Consiglio Comunale di insediamento dopo la rielezione del sindaco Rocco Bruno.
Segnatamente, il Comune di Rotonda ha bandito l’affitto di una parte dell’ex edificio scolastico (per una superficie lorda pari 90, 65 mq), in Contrada Piano Incoronata, per l’apertura di un’attività commerciale il cui titolare verserà nelle casse comunali un corrispettivo di 105 euro mensili per sei anni.
Per capire da dove arrivi la contestazione di incompatibilità bisogna tornare indietro di parecchi anni, ovvero a un’ordinanza risalente al 2012 dell’allora sindaco Giovanni Pandolfi, successiva al terremoto di quello stesso anno, che consentiva alla consigliera Comunale Donatella Franzese (nominata da giungo anche assessore con delega, tra le altre, proprio al commercio ma che nel 2012 era una semplice cittadina) di usufruire, in comodato d’uso gratuito, di parte di questo edificio per la sua attività commerciale.
“Nel momento in cui la Regione Basilicata – aveva evidenziato il capogruppo di minoranza Domenico La Valle durante l’Assise del 15 giugno, sollevando la questione di incompatibilità nei confronti della stessa consigliera – non ha ritenuto opportuno concedere i fitti alle attività commerciali, ma solo agli abitanti residenti, tra l’altro non confermandoli, allora ci troviamo di fronte ad una situazione che favorisce una sola cittadina rispetto agli altri”.
Il sindaco aveva risposto che l’interessata “aveva più volte chiesto di risolvere la situazione, proponendo anche la trasformazione del rapporto in locazione”, aggiungendo che “l’ordinanza del 2012 era collegata ad un’altra di sgombero – dovuta al medesimo sisma – per il locale privato dove in precedenza si svolgeva l’attività della consigliera”.
La questione di incompatibilità era stata respinta, ma nella successiva riunione la consigliera di opposizione Ines Fittipaldi aveva parlato di “conflitto di interessi”, poiché alla votazione circa la propria incompatibilità aveva partecipato la stessa Franzese: ed, effettivamente, l’ipotesi di incompatibilità era stata respinta grazie ai 9 voti della maggioranza (gli 8 consiglieri più il sindaco), con i 4 contrari dell’opposizione.
Ma la vicenda non si era chiusa lì ma era finita sulla scrivania del prefetto di Potenza Vardè, che ad agosto aveva inviato una nota al Comune chiedendo delucidazioni circa “una notizia di una possibile causa di incompatibilità a carico di un consigliere/assessore”.
Il Comune aveva risposto con una cronistoria di quanto accaduto negli anni precedenti, parlando dello stato dei lavori del locale privato occupato in passato dalla consigliera e spiegando che l’immobile ex edificio scolastico era stato inserito nel piano delle alienazioni ma, “visto che le aste erano andate sempre deserte”, nel secondo Consiglio Comunale ad un mese dalle elezioni (il 26 giugno) la maggioranza aveva approvato il passaggio dell’immobile in Contrada Piano Incoronata “dall’alienazione alla locazione”, con modifica della destinazione d’uso “da residenziale a commerciale”. Precisando, inoltre, che sono in corso “di predisposizione gli atti del procedimento, ad evidenza pubblica, per la locazione”.
E, dopo il primo avviso con una base d’asta a salire di 100 euro, cui nessuno aveva risposto, nello scorso mese di gennaio è stato pubblicato il nuovo bando, sempre per la stessa cifra, andato a buon fine.
Ovviamente, l’affidamento è stato appannaggio di una persona terza senza alcun incarico politico a livello locale.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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