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Rave Party nel Parco: deflusso completato, restano i punti interrogativi

27/08/2019



Questa mattina è stato completato il deflusso di tutti coloro che hanno partecipato, per quattro giorni e tre notti, al Rave Party organizzato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, nel territorio del Comune di Gallicchio.
“Verrà steso un verbale, ma tutto è andato bene. La zona è stata già ripulita dai rifiuti e non ci sono sbancamenti, né danni di altro genere”, ci ha spiegato il sindaco Gaetano Pandolfi che per far tornare la situazione alla normalità si era anche rivolto al prefetto di Potenza.
Nei giorni scorsi avevamo riportato la rabbia e la frustrazione dell’associazione “I custodi del Capovaccaio”, che aveva definito quanto stava avvenendo “un cataclisma in un’area sacra”.
Avevamo anche sentito Luigi Apicella, della stessa associazione, che si chiedeva chi avesse autorizzato la riunione, denunciando che “hanno spianato tutto! Hanno utilizzato mezzi pesanti ed anche apparecchiature ingombranti”. “Non siamo riusciti ad impedire che, letteralmente, rompessero i timpani ai grifoni”, aveva aggiunto Apicella in riferimento alla musica techno “sparata” dalle casse ad altissimo volume.
Ricordiamo che in questo angolo violato di paradiso, Zona 1 sotto le Murge di Sant’Oronzo ed area Sic, nidificano il capovoccaio, il grifone e la cicogna nera.
Si conclude dunque una vicenda che lascia però aperti diversi interrogativi, poiché non si capisce come abbiano fatto tutte quelle persone ad arrivare in quei luoghi ed allestire in modo così indisturbato, e come ci ha detto lo stesso sindaco “abusivamente”, tutto quanto servisse per dare il via ad un evento simile.
Per quanto invece concerne lo sgombero, da quanto ci è stato riferito, è stato complicato dalla necessità che avvenisse nel massimo rispetto dell’ordine pubblico.
Nello scorso mese di dicembre il Parco era stato commissariato dal ministro Costa per diverse irregolarità e carenze, tra le quali il conferimento dell’incarico al direttore: ma gli interrogativi, restano.
Ed a sollevarli, accanto agli ambientalisti, è stata la politica con l’assessore Regionale all’Ambiente Gianni Rosa che ha fatto sapere che “farà verifiche”; e il senatore della Lega, nonché sindaco di Tolve, Pasquale Pepe che, sulla questione, ha comunicato che si farà promotore “di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente per ottenere chiarimenti sulle responsabilità dell’accaduto” e che andrà “fino in fondo, senza indugio, e dovranno essere comminate sanzioni esemplari”.
Domande che si pone anche Legambiente Basilicata, per bocca del presidente Antonio Lanorte. “Ci si chiede – ha dichiarato Lanorte – a cosa servano le misure di protezione se poi risulta così semplice per centinaia di persone concentrarsi per diversi giorni in un’area per un’iniziativa di questo tipo il cui impatto è, peraltro, al momento, non quantificabile. La sensazione spiacevole che rimane ad evento concluso ed eventuale danno apportato, è che ci siano in questa Regione vaste porzioni di territorio di grande valore, abbandonato, non controllato, in cui tutto può essere permesso”.



Sulla questione anche i carabinieri hanno emanato una nota:

I Carabinieri della Compagnia di Viggiano (PZ), con l’ausilio di altri militari del Comando Provinciale di Potenza, nella giornata di ieri hanno interrotto un “rave party”, avviatosi spontaneamente nella mattinata di sabato scorso. 
L’evento, non autorizzato, si è concretizzato nel territorio del Comune di Gallicchio, in una zona periferica, distante dal paese, sotto le “Murge di Sant’Oronzo”, su di un terreno privato, dell’estensione di circa un ettaro, che ricade all’interno del Parco Nazionale dell’”Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese”, a ridosso della S.S. 598.
I partecipanti hanno allestito un campo con tende e roulotte e montato delle casse acustiche per ascoltare musica a volume sostenuto.
I militari, affluiti in numero consistente già nella mattinata di sabato nei pressi dell’area interessata dal raduno, ne hanno dapprima monitorato le fasi evolutive, di modo da salvaguardare le ordinarie condizioni di ordine e sicurezza pubblica, registrando poi la presenza massima di circa di 200 persone nella giornata di ieri, provenienti da varie regioni d’Italia, tra cui anche alcuni di paesi stranieri, per poi intervenire definitivamente e mettere fine alla manifestazione, che si sarebbe presumibilmente protratta sino alle giornata di domani.
L’azione dei Carabinieri si è resa necessaria a causa della persistente presenza di un così rilevante numero di giovani nell’ambito di un tale assembramento, avviando le conseguenti procedure identificative nei loro confronti, per poi stabilire possibili responsabilità di carattere penale, in ordine all’invasione di terreni privati, violazioni in materia di pubblica sicurezza, principalmente per gli organizzatori, oltre che di rispetto delle normative ambientali, in ragione della particolare valenza attribuita al sito dal punto di vista faunistico e naturalistico.      
All’esito, i partecipanti, prima di lasciare lo spazio occupato, hanno provveduto alla raccolta dei rifiuti, smaltiti attraverso l’apposito servizio del Comune di Gallicchio, ripristinando di fatto lo stato dei luoghi preesistente.
Risolutiva ed efficace, pertanto, è risultata essere l’opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza che, attraverso un significativo ed appropriato utilizzo delle forze a disposizione, ha gestito la delicata situazione nel suo divenire, evitando il verificarsi di possibili incidenti in siffatte condizioni.





Gianfranco Aurilio
lasiritide.it



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