HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Matera vuole la sede del polo museale

18/08/2019



“La sede della Direzione del Polo Museale di Puglia e Basilicata dev’essere istituita in Basilicata e a Matera in particolar modo per il ruolo e la visibilità della città ha assunto come Patrimonio mondiale dell’Umanità e come Capitale europea della Cultura”. È la richiesta - in base a quanto scritto in una nota del Comune - avanzata dal Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, in una lettera indirizzata al Ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, dopo la decisione di accorpare i poli museali della Puglia e della Basilicata.

Questo il testo integrale della lettera:

“Illustre Ministro, con amarezza ho registrato la cancellazione del Polo Museale Lucano, con sede a Matera, per l’avvenuta istituzione della Direzione Territoriale Appulo Lucana delle Reti Museali.

Tale scelta non può passare sotto silenzio, né rientrare in un automatismo funzionale del MIBAC.

Vi è infatti, una grave incoerenza storica poiché si privano di un presidio culturale una Regione e una città, oggi Capitale Europea della Cultura.

Tale scelta mortifica la dimensione internazionale oggi raggiunta da Matera e culminata nelle quattro rassegne: Rinascimento visto dal Sud, Ars Excavandi, La poetica dei numeri primi e Blid sensorium - il paradosso dell’antropocene.

E’ utile ricordare, inoltre, che tale aggregazione territoriale ha ignorato il grande e lungo impegno di Dinu Ademesteanu nel costruire il sistema archeologico lucano. Il grande archeologo volle e seppe esprimere la specificità di un modello che, partendo anche dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici con sede in Matera, espresse professionalità scientifiche quali: Felice Gino Lo Porto, Elena Lattanzi, Angelo Bottini, Massimo Osanna, Giuliana Tocco e Antonio De Siena.

Tale modello lucano ha trovato il suo compimento nella costruzione del Sistema Lucano costituito dai Musei Nazionali Archeologici di Matera, di Metaponto, di Eraclea, di Grumento, di Venosa, di Muro Lucano, di Melfi e di Potenza, che per distinzione e qualità non trovano paralleli in Puglia, Regione gratificata peraltro già dall’autonomia speciale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Questa specificità sistemica è travolta dalla nuova organizzazione ministeriale, perdendo la sua distinzione territoriale e la sua specificità scientifica.

Per tali ragioni quale rappresentante di una città ove insiste la Sede Decentrata della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, esprimo il dissenso per una scelta che, cancellando il Polo Museale Lucano non ha tenuto conto dei ruoli e dei modelli espressi dal territorio Lucano.

Se per ragioni di economia funzionale e gestionale tale provvedimento non possa essere rimosso, che sia Matera la sede di tale Nuova Direzione Territoriale, proprio per le ragioni innanzi esposte.

Collego, alla mia obbligata censura, la suindicata proposta perché si superi e l’antistoricità della scelta ministeriale”.



ALTRE NEWS

CRONACA

23/12/2025 - Fondazione Stella Maris Mediterraneo: il 2025 rafforza ricerca e clinica
23/12/2025 - Violenza di genere: i Carabinieri di Potenza intervengono in due casi
23/12/2025 - Sanità Basilicata. Il 29 l'incontro coi sindaci del Lagonegrese-Pollino
22/12/2025 - Elezioni dell’11 gennaio 2026 per il rinnovo del Consiglio provinciale di Matera: presentate quattro liste

SPORT

23/12/2025 - La Rinascita costruisce la strada verso la sfida con Macerata
21/12/2025 - Grande volley a Sorrento, la Rinascita Lagonegro cede solo al tie-break
21/12/2025 - Lega Pro, Monopoli-Potenza 2-1, beffa nel finale
21/12/2025 - Il Francavilla di Lazic torna al successo espugnando il campo di Afragola

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo