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| Arte e vita un tutt’uno: intervista all’attrice regista e scrittrice Emanuela Panatta |
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12/09/2023 | Il privilegio di conoscere ed entrare in contatto con personalità artistiche autentiche e generose come quella di Emanuela Panatta, è certamente una enorme fortuna nella vita. Emanuela Panatta trasmette, quel senso di sacralità dell’arte e del mestiere dell’attore di chi è animato da vero amore e da un’indole appassionata.
Nell’intervista che segue, ci racconta della sua storia nel mondo dell’arte e dello spettacolo e del suo ultimo libro ,“ Civico 33” , in cui indaga l’universo femminile con un delicato senso del divertimento ed una grande profondità.
Come nasce il suo percorso artistico?
Tutto ebbe inizio nella pancia della mia mamma, lei cantava e io mi cullavo con la sua voce. Avevo cosi’ tanto desiderio di venire al mondo che ho iniziato a danzare subito. Nella mia casa si è sempre respirata tanta musica e arte. Mi piaceva giocare da sola, avevo lo spazio della “creatività”, mi perdevo nel mio mondo fatto di storie inventate… Mio nonno mi leggeva le favole di Fedro per farmi addormentare, mi portò a vedere lo Schiaccianoci al Teatro dell’ Opera di Roma avevo otto anni uscendo gli dissi:” Anche io voglio danzare su un palcoscenico”
A quattro anni ho iniziato a studiare danza in una scuola privata di Roma, la “Mondial Dance”diretta dal maestro Stefano Sellati, dove ho studiato tutte le discipline di preparazione al Musical, entravo alle ore14.30 ed uscivo alle ore 20 ogni giorno dal lunedi al sabato, facevo i compiti durante le pause tra una lezione e l’altra, non volevo fare nient’altro mi impegnavo moltissimo. La mia è sempre stata una vocazione. Se non avessi preso dal 7 in su’ a scuola in ogni materia, non avrei potuto frequentare le lezioni nella scuola di Musical. Questa era l’unica regola da rispettare. La più importante. Facevo tutto con grande disciplina e passione. Studiavo danza classica, moderna, tip-tap, ginnastica acrobatica, mimo, canto, recitazione per ragazzi, avevo molti amici, essendo figlia unica alcuni erano come fratelli, cosi’ dagli otto anni ai sedici. Ho un ricordo bellissimo. In questa scuola, che era la mia seconda casa, venni selezionata assieme ad altre compagne di corso per diverse esibizioni, come il mio primo film “La mia musica” di Maurizio Angeloni, interpretavo il ruolo della protagonista da ragazzina, danzavo e recitavo, poi mi vide il grande Nino Manfredi sempre nella mia scuola di danza fare una lezione di danza classica e fare un’assolo ditip-tap ricordo che avevo 12 anni, feci un provino di recitazione diceva che ero avrei dovuto recitare, mi accompagnò la mia maestra di dizione nella meravigliosa abitazione sul colle Aventino di Roma… fu un abellissima esperienza. Ero troppo timida per recitare, passo’ del tempo e venni scelta per “Non è la Rai” cosi’iniziai a lavorare in televisione. Era come andare in gita scolastica con le amiche. Appassionata, sensibile, timida, disciplinata con una grande energia e molti sogni. Non sono mai stata stanca. Non mi sono mai lamentata. Anche con la febbre, volevo andare studiare, ballare andare a danza. Credo di non aver mai fatto delle assenze. Volevo essere “Brava” preparata,ho sempre amato studiare, credo di non aver mai smesso. Ho sempre avuto un grande bisogno personale. La danza una necessità.
Nel suo ultimo libro " CIVICO 33" lei affronta la complessa situazione della donna di oggi, in lotta tra molteplici ruoli e fragilità spesso incomprese dal mondo esterno. Quale è stata la spinta che l'ha portata ad affrontare un tema così corposo?
Tutti siamo in lotta tra molteplici ruoli e fragilità. Anche gli uomini, ne conosco molti che sono incompresi. Nel mio spettacolo alla fine gli uomini ci comprendono, ci perdonano e ci amano per come siamo, bellissime, intrepide, inquiete… Ho sempre avuto un rapporto stupendo con il maschile. Ho avuto un papà che mi ha amato e che ho amato molto.
Lo sento molto vicino, mi guida e mi rende più forte ogni giorno.
Chi scrive, legge e io sono una divoratrice di libri. Ho sempre avuto quaderni pieni dei miei pensieri fin da ragazzina. Ne ho tantissimi li conservo tutti. Quando sento l’esigenza di scrivere apro un quaderno e prendo una penna. In un secondo tempo scrivo al computer. Prediligo i classici, i testi teatrali, le biografie, la psicologia e la filosofia. Durante la mia formazione da attrice grazie all’incontro con la mia insegnante di recitazione Beatrice Bracco, ho acquisito fiducia e ho iniziato a scrivere dei profili di personaggi mentre lavoravo su delle esercitazioni. In me ècambiato l’ascolto, la percezione del mondo esterno. Iniziavo a conoscermi in maniera differente, profonda. Anche andare dal terapista mi ha aiutato e mi aiuta tutt’ora: avere la mia ora di “monologo libero” come la chiamo io è fondamentale. Questa è stata “la spinta” se cosi’ vuoi chiamarla. La fiducia.Cambiava la percezione di me e del mondo fuori. Scrivere e recitare mi permettevano di sentire e vedere; porre un nuovo Focus su di me.
CIVICO 33 è diventato un bellissimo spettacolo teatrale da lei diretto ed interpretato insieme all'attrice Alessandra Fallucchi, entrambe ne avete curato l’adattamento teatrale e la regia. Che momento è questo secondo lei per il teatro italiano? E qual’ è la sua relazione con il teatro, venendo dal mondo televisivo?
Abbiamo attraversato un momento terribile per la nostra categoria, siamo stati fermi per troppo tempo. Lentamente ci siamo ripresi. Il turismo è tornato e quest’estate l’Italia è affollatissima! I teatri, i concerti, le mostre, i locali, le strade sono tornate a pulsare di gentesono fiduciosa, voglio essere ottimista! Molti gli spettacoli interessanti, ben scritti, con bravi attori visti in quest’ultimo periodo.Vedo tanti bravi giovani attori usciti dal Centro Sperimentale di Cinematografia, dall’ Accademiad’Arte Drammatica Silvio D’ Amico, dalla Paolo Grassi di Milano, dallo Stabile di Genova, anche da scuole private che vantano ottimi docenti per loro che sono formati è piu’ semplice iniziare a lavorare ed affermarsi. Il teatro è faticoso, non è per tutti, devi essere preparato allenarti e studiare ogni giorno, non si finisce mai.
La mia relazione con il teatro è viscerale, intima, un grande bisogno. E’ quello che non smetterò mai di fare. Come dicevo, la mia casa è sempre stata il palcoscenico. Avevo quattro anni quando feci il mio primo “saggio” di danza al Teatro Olimpico di Roma interpretavo un’ alga marina, feci tutta la coreografia di spalle al pubblico, di fronte alle mie compagne, ricordo che mi avevano posizionato al centro in prima fila, al termine piansi molto perché avevo sbagliato tutto. “E’ una bambina molto emotiva” dicevano a mia madre. Non ho iniziato con la televisione. Questo esordio in teatro fu traumatico. Devo tantissimo alla TV che mi rese popolare negli anni 90, grazie a Gianni Boncompagni e Irene Ghergo che mi scelsero per il programma televisivo Non è la Rai, a seguire divenni una delle protagoniste, poi la conduzione per circa due annidi un programma per ragazzi Cartoon Networke poi tutto il resto. Dal 1990 ho la partita iva. Mi sono sempre messa in discussione, ho viaggiato, approfondito, ho fatto tanta gavetta. Posso dire oggi che non mi ha mai regalato niente nessuno, non sono mai stata aiutata. Ho sempre fatto provini interminabili. Anche per lo spettacolo con Erico Brignano ”Mai dire Mouse” per il mio ruolo videro moltissime attrici oggi alcune molto popolari, ricordo che feci circa undici provini…
Quali i suoi progetti futuri?
Prendermi cura di me e di chi amo. Lavorare ogni giorno per essere migliore. Uscirà il mio nuovo libro dal titolo Privato è una biografia poetica nella quale mi racconto tra passato, presente e un futuro immaginario. Continuare a fare teatro. Insegnare, mi restituisce tantissimo. Investire nei miei progetti.Spesso mi chiedono: “Torneresti in TV?
Oggi ti dico SI mi piacerebbe condurre un programma!
Dal 14 al 21 settembre nel foyer del Teatro Vascello alle ore 21 si terrà una Jam session teatrale con un cast di vari attori. Io sarò in scena il 15 settembre.
Roberta Laguardia
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NEWS BREVI
| 1/12/2021 - Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico | Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra. | |
| | 28/11/2021 - Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani | Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato 08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.
| | 15/11/2021 - Obbligo di catene o pneumatici da neve | E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.
Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”. |
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