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Francavilla: gestione rifiuti, nuovo appalto e revisione PEF portano alla riduzione della TARI |
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3/07/2025 | In una nota inviata alla nostra redazione, il sindaco di Francavilla in Sinni, Romano Cupparo, ha ricostruito le tappe che hanno caratterizzato il passaggio a un nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani nel 2024. Il documento evidenzia le difficoltà affrontate, le scelte compiute dall'Amministrazione e i risultati raggiunti nel 2025, tra cui la riduzione delle tariffe TARI grazie a una gestione più efficiente e a interventi mirati sul Piano Economico-Finanziario. Di seguito la nota.
L'anno 2024 ha rappresentato un momento di svolta nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. A seguito della scadenza del contratto precedente e del fallimento del gestore uscente (con la conseguente nomina di un curatore giudiziario da parte del Tribunale di Bari), l'Amministrazione Comunale ha dovuto avviare, con l’obiettivo anche di salvaguardare i posti di lavoro del personale che altrimenti sarebbero stati coinvolti nel fallimento giudiziario, un nuovo affidamento, con i prezzi delle lavorazioni e dei materiali aggiornati secondo legge, volto a garantire continuità operativa e standard qualitativi adeguati.
Il nuovo appalto, quinquennale, è stato aggiudicato per un importo annuo pari a € 689.000,00, a fronte dei circa € 420.000,00 precedentemente sostenuti. L'incremento, pari a circa il 60%, ha avuto ripercussioni inevitabili sulla determinazione delle tariffe TARI, trattandosi di un servizio interamente finanziato tramite fiscalità locale.
Le principali cause dell'aumento sono state provocate da:
Maggiori costi di affidamento al nuovo gestore, dovuto all’incremento dei costi operativi e del personale (si precisa che il precedente bando di gara risale all’anno 2014 e quindi con costi operativi e del personale relativi al 2014, che negli anni successivi non sono stati aggiornati secondo l’Indice Istat);
Ampliamento dei servizi (raccolta differenziata spinta, spazzamento, ritiro ingombranti, ecc.);
Nuovi obblighi in materia di transizione ecologica, digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Il 2024 è stato quindi un anno complesso, pieno di vincoli, incomprensioni e contesto normativo.
Il 2024 infatti ha evidenziato un contesto caratterizzato da forte attenzione e comprensibile preoccupazione, sia all'interno dell'Amministrazione sia tra i cittadini. L'aumento delle tariffe ha generato critiche e tensioni, che vanno però contestualizzate alla luce dei seguenti vincoli:
Il servizio deve essere integralmente coperto dalla TARI, senza contributi dal bilancio comunale;
I dati del piano Ecoonomico e Finanziario (PEF), sono forniti dal gestore e soggetti a verifica secondo i parametri fissati da ARERA;
È stato introdotto l'obbligo di accantonare il 5% dell'importo TARI stimato a copertura delle morosità.
In tale contesto, l’Amministrazione Comunale non disponeva di margini discrezionali per modificare o contenere le tariffe, essendo queste il risultato di un processo tecnico, regolato da normative cogenti.
Dopo un anno di attività svolta con il nuovo servizio e di attenta analisi da parte dell’Amministrazione e degli Uffici (a cui va un plauso), che hanno operato in stretta collaborazione per il raggiungimento di tale obiettivo, nel 2025 si è potuto registrare un'inversione di tendenza, grazie ad un'attenta revisione del PEF e a una gestione più efficiente.
In particolare, due decisioni hanno inciso in modo significativo:
La rinuncia alla realizzazione dei punti di raccolta previsti dal bando (costo previsto nel quinquennio pari a € 80.300,00). Da valutazioni fatte da questa Amministrazione, considerato che la popolazione residente nelle aree rurali è nella maggior parte costituita da cittadini avanti negli anni, si è deciso di estendere il servizio “porta a porta” anche alle aree rurali.
La possibilità di assorbire in capo all’Amministrazione l'affidamento esterno della funzione di Direttore dell'Esecuzione del Contratto. L’anno scorso ciò non era possibile in quanto con una sola Unità Tecnica a tempo pieno e indeterminato, che già svolgeva le funzioni di RUP incompatibili con quelle di DEC. Tale possibilità si è concretizzata con l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di una nuova unità all’Ufficio Tecnico: ciò ha generato un risparmio, per il solo secondo semestre 2025, pari a € 10.560,00.
In conclusione, per l’anno in corso 2025, il Piano Economico-Finanziario PEF si riduce da € 785.041,18 a € 714.505,60, con un risparmio di € 70.535,58.
Questo, naturalmente, va a determinare, insieme ad altri fondi che l’Amministrazione può, quest’anno, reperire (sanzioni applicate all’Azienda nel 2024, riduzione dell’evasione, introito dal recupero dei materiali riciclabili, etc), una riduzione delle tariffe TARI, sia per le utenze “Domestiche” che per quelle “Non Domestiche”.
C’è infine da evidenziare che, con il nuovo Bando di Gara, il Comune di Francavilla ha evitato l’incremento dell’IVA dal 10% al 22% per lo smaltimento in discarica, cosa che invece gli altri Comuni che operano con una gestione del servizio diretta dovranno sopportare.
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