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Evento conclusivo del progetto ''Stop Cyberbullismo''

23/05/2025

Si è svolto ieri, presso il Polo Bibliotecario di Potenza, l’evento conclusivo del progetto “Stop Cyberbullismo”, promosso dal Consiglio regionale della Basilicata attraverso la Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi, nell’ambito del programma di Cittadinanza Attiva e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’associazione “Il Cielo nella Stanza”.

Nel corso della manifestazione, moderata da Pierluigi Maulella Barrese, Coordinatore della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale, sono intervenuti: Il Presidente del Consiglio Pittella, la consigliera segretaria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata Viviana Verri, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari, il Direttore del Polo Bibliotecario di Potenza Luigi Catalani; la Referente legalità e politiche giovanili dell’Ufficio scolastico regionale, Barbara Coviello; la Presidente del Corecom Basilicata Assunta Mitidieri, il Presidente dell’Associazione “Il Cielo nella Stanza” Nino Cutro e il Coordinatore Scientifico dell’associazione Andrea Barra.

L’iniziativa, rivolta a genitori, dirigenti scolastici, insegnanti e personale Ata, ha rappresentato il momento finale di un percorso di sensibilizzazione e formazione che ha interessato diverse scuole secondarie di secondo grado della regione, con 5 eventi che si sono svolti presso il Liceo Scientifico Statale Pier Paolo Pasolini di Potenza, l’IIS Turi di Matera, l’IIS Quinto Orazio Flacco - Ernesto Battaglini di Venosa, l’IIS “Enrico Fermi” di Policoro e l’IIS “Nicola Miraglia e Ruggero di Lauria” di Lauria. Presente all’evento una delegazione del Liceo G. Galilei di Potenza.

Obiettivo del progetto quello di contribuire alla costruzione di una nuova alleanza educativa tra famiglie, scuola e istituzioni, capace di contrastare in modo efficace i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, sempre più diffusi e pericolosi per la crescita e l’inclusione dei giovani all’interno della comunità.

Durante l’incontro è stato proiettato un video di sensibilizzazione sul cyberbullismo realizzato all’IIS Quinto Orazio Flacco - Ernesto Battaglini di Venosa per spingere le vittime a non auto colpevolizzarsi e a reagire psicologicamente agli attacchi via social.

Nel suo intervento conclusivo, Marcello Pittella, Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, ha sottolineato che “il tema è innanzitutto culturale” e che “senza il coinvolgimento dei corpi intermedi in una concertazione strutturata e determinata, non sarà possibile nemmeno attenuare il fenomeno”. “Le istituzioni e la politica devono sostenere un processo di responsabilizzazione che vada oltre le appartenenze. Occorre promuovere un percorso condiviso e concertato, capace di generare una convergenza ampia e solida”, ha aggiunto. “Quella di oggi non è una tappa conclusiva – ha precisato – ma l’inizio di un percorso che intendiamo proseguire. Le scuole, insieme alle famiglie, saranno protagoniste essenziali di questo progetto”. Pittella ha poi ribadito il ruolo proattivo del Consiglio regionale: “Le istituzioni devono assumersi il dovere non solo di legiferare, ma anche di promuovere consapevolezza, ascolto e vicinanza sui temi di maggiore rilevanza sociale. Nel merito del contrasto al bullismo e al cyberbullismo il Presidente ha spiegato: “Abbiamo scelto un approccio fondato su un confronto continuo con i giovani e le famiglie. “Una società che aspira a guidare e governare l’innovazione tecnologica – ha proseguito – non può sottrarsi alla responsabilità di prevenire e contrastare gli effetti negativi derivanti dall’uso improprio degli strumenti digitali. Ogni giorno assistiamo a episodi gravi, spesso alimentati da un inquietante spirito di emulazione e dalle provocazioni diffuse sui social. Fermare questa spirale è fondamentale, e possiamo riuscirci solo attraverso una conoscenza profonda e una vicinanza concreta alle nuove generazioni.”

La Consigliera segretaria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, Viviana Verri, ha tracciato un bilancio di un progetto attivo da mesi in tutte le scuole secondarie della regione. “Lo facciamo con l’obiettivo di accendere i riflettori su un tema delicato e attuale come quello del cyberbullismo, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso che affligge molti giovani, anche nella nostra regione.” La Consigliera ha ricordato che "lo stesso Garante dell’Infanzia, nel 2024, ha segnalato un preoccupante aumento dei casi di bullismo e cyberbullismo ai danni degli adolescenti, spesso legati a un poco consapevole della tecnologia. Su questo fenomeno è necessario fare piena luce. Il Consiglio regionale ha scelto di impegnarsi concretamente attraverso questo progetto, ma è evidente che l’impegno deve andare oltre. Abbiamo bisogno che questi temi entrino stabilmente nell’agenda politica e vengano affrontati con serietà attraverso iniziative come questa, con politiche di sensibilizzazione e tramite un’educazione che promuova un linguaggio sui social più rispettoso, più affettivo e più empatico.” Verri ha poi sottolineato l’urgenza di “mettere al bando ogni forma di violenza, in particolare la violenza di genere, che colpisce in maniera sproporzionata le ragazze, spesso vittime di ricatti sessuali e di condivisione non consensuale di immagini, episodi che si ripetono e che in molti casi lasciano segni profondi, portando anche a forme gravi di disagio sociale e, nei casi più drammatici, alla perdita della vita.” "Come istituzioni, abbiamo il dovere di mantenere alta l’attenzione e continuare a lavorare affinché nessuna ragazza e nessun ragazzo si senta mai solo."

Il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha evidenziato la gravità crescente del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. “Parliamo di un fenomeno che, negli ultimi tempi, si è ulteriormente aggravato e che coinvolge tanto i genitori quanto i ragazzi. Direi che, se non si procede tutti nella stessa direzione, se non si coinvolgono in percorsi di crescita formativa sia le vittime – prevalentemente giovani e giovanissimi – sia il mondo della scuola e le famiglie, difficilmente riusciremo ad affrontare in modo efficace questo problema. Si tratta di una questione seria, che rischia di trasformarsi, in alcuni contesti – forse non nella nostra provincia, ma altrove – in una vera e propria emergenza sociale.” Campanaro ha sottolineato che “i numeri, per quanto riguarda il nostro territorio, sono contenuti. Forse non trascurabili, ma spesso non basta guardare le statistiche, le segnalazioni presenti nella banca dati del Ministero dell’Interno, per comprendere la reale portata e gravità del fenomeno del bullismo. In Basilicata possiamo dire che l’attenzione è alta e che il fenomeno è sotto controllo, ma è necessario continuare a lavorare molto, mettendo in campo azioni di carattere preventivo”. Il Prefetto ha infine ricordato che "esistono strumenti normativi adeguati: la legge del 2017, ad esempio, è tra le più avanzate del panorama occidentale. Ma è fondamentale continuare a prestare la massima attenzione e a intervenire con tempestività e competenza.”

Giuseppe Ferrari, Questore di Potenza, ha evidenziato l'importanza degli strumenti a disposizione della polizia per contrastare fenomeni di abuso, in particolare quelli consumati attraverso la rete. “Si tratta di strumenti che sono stati recentemente introdotti dal legislatore proprio perché si sono verificati numerosi casi in cui i giovani si sono tolti la vita a causa di atti di abuso nei loro confronti.” Ferrari ha sottolineato il ruolo fondamentale della denuncia: “È importante denunciare. Quando si assiste a comportamenti che portano a queste conseguenze da parte di compagni o amici nei confronti di altri coetanei, non bisogna perdere tempo: occorre rivolgersi ai genitori, agli insegnanti, che poi prenderanno contatto con le forze di polizia. La polizia postale è un settore della Polizia di Stato che negli ultimi anni si sta specializzando per contrastare il fenomeno. Siamo presenti nelle scuole della nostra provincia sempre più spesso, proprio con la polizia postale, in occasione di incontri con i giovani, ma anche con genitori e insegnanti, che devono aiutare i ragazzi ad evitare che questo fenomeno si diffonda.”

Luigi Catalani, Direttore del Polo Bibliotecario di Potenza, ha sottolineato l’evoluzione del ruolo della Biblioteca. “La Biblioteca non è più solo un luogo della conservazione della memoria, l’archivio dei libri, ma uno spazio attivo che si propone come vera e propria agenzia educativa, che intercetta le esigenze degli studenti e diventa punto di riferimento di molte iniziative.” Catalani ha evidenziato come questa trasformazione sia resa possibile anche “in virtù della dotazione tecnologica e della condivisione delle azioni con scuole, associazioni e altri enti.”


Barbara Coviello, referente USR, ha posto l’accento sul disagio giovanile che porta gli studenti, nel contesto scolastico, a subire atti di cyberbullismo perché si sentono incapaci di reagire in modo adeguato all’offesa. “La nostra simpatia – ha riferito - va alle vittime del bullismo, ma non si deve dimenticare chi, nella parte del bullo, in quel momento porta la sofferenza dell’incapacità di rapportarsi in maniera serena a chi gli sta di fronte, un suo fratello di età ed esperienza. Il disagio - ha spiegato - si esprime con la violenza ma l’abitudine alla violenza perpetua l'espressione dei propri sentimenti in maniera scorretta. Il trauma che ne deriva colpisce anche i bulli e non solo i bullizzati, e si ripresenta per tutta la vita. Fondamentale è ragionare sui sentimenti, altrimenti diventa difficile uscirne.” Coviello ha infine ricordato che “il cyberbullismo è in crescita e per questo l’ultima norma approvata dal Parlamento si concentra sul fenomeno e sulla responsabilità parentale nell’uso di web e social. Ci sono gli strumenti per intervenire nonostante le difficoltà.”

Assunta Mitidieri, Presidente del Corecom Basilicata, ha invece dichiarato: "Questa ultima tappa non rappresenta per noi un punto di arrivo, ma piuttosto l’inizio di un percorso. Il progetto promosso dal Consiglio regionale nell’ambito dell’iniziativa Cittadinanza attiva è, infatti, una vera e propria sfida educativa, ma anche un patto tra istituzioni, al quale ho aderito con convinzione”. Mitidieri ha poi precisato che “all’interno di questo percorso, abbiamo preso parte – con la Fondazione Articolo 49, l’Ufficio scolastico regionale e l’Agcom – al progetto ‘On line – Onlife’. Un’iniziativa che consentirà agli studenti degli istituti partecipanti di acquisire competenze fondamentali nel mondo digitale. Acquisire competenze digitali significa usare il web in modo consapevole, saper distinguere i contenuti autentici da quelli falsi, riconoscere e prevenire i rischi della rete, come il cyberbullismo. Ma anche affrontare temi cruciali come l’hate speech e l’uso responsabile della comunicazione digitale, che oggi avviene su molteplici piattaforme, non solo attraverso i social media tanto utilizzati dai ragazzi.”

Presidente dell’associazione “Il Cielo nella Stanza”, Nino Cutro, ha dichiarato che “La conclusione di questo percorso è stata arricchente. Non solo per i soggetti direttamente coinvolti – la scuola, la famiglia, il personale Ata – ma anche perché siamo riusciti a dare un contributo importante per far comprendere che la prevenzione si fa con la rete. Abbiamo cercato di creare questa rete, con la collaborazione del Consiglio regionale, il Corecom, le associazioni, le famiglie. Perché il bullismo e il cyberbullismo sono problemi seri. Abbiamo provato a raccontarne le cause, a farle comprendere ai nostri interlocutori. Spesso si tende a minimizzare, pensando che certi episodi siano 'ragazzate', invece sono segnali di un problema reale che va affrontato con serietà. Occorre educare ai valori positivi e alle buone pratiche sin da piccoli, già dalla scuola primaria, perché anche lì esistono situazioni di bullismo. E bisogna saperle riconoscere, gestire e monitorare. Con il Consiglio regionale e con il coordinamento di questo progetto, abbiamo provato a fare la nostra parte”.

L’artista Marco Sentieri ha portato la sua testimonianza, raccontando le difficoltà vissute nel contesto di provenienza, la provincia casertana, tema che emerge nei suoi brani. Durante la manifestazione ha eseguito "Billy Blu", una composizione che affronta la tematica del bullismo, e in chiusura di serata ha presentato la nuova canzone "Se ci credi", sempre di forte impatto emotivo e con uno sfondo sociale e di riscatto personale.

Andrea Barra, Coordinatore Scientifico dell’associazione “Il Cielo nella Stanza”, ha spiegato che il loro progetto è nato nel 2014 ed è attivo sul territorio da diversi anni: “È stato pensato in particolare per gli adulti, ovvero per tutte quelle persone che sono in contatto diretto con i giovani e che possono trovarsi a dover affrontare, purtroppo, dinamiche legate al bullismo e al cyberbullismo.” Barra ha precisato che è indispensabile offrire una rete di supporto e protezione alle famiglie per individuare tempestivamente i segnali iniziali di queste dinamiche e, soprattutto, per interromperle il più rapidamente possibile. “L’associazione – ha sottolineato - intende impegnarsi anche in futuro per consolidare questa rete tra adulti, genitori e insegnanti, al fine di creare le migliori condizioni possibili per una prevenzione efficace. Una prevenzione che, inevitabilmente, deve essere di tipo culturale.” Durante l’evento, Barra ha illustrato il fenomeno nei suoi elementi scientifici, soffermandosi sulle conseguenze che comporta e sulle modalità più corrette per affrontarlo.

Alla fine dell’incontro, il dirigente della struttura Informazione ed eventi, Maulella Barrese, ha ringraziato tutte le personalità intervenute, le autorità presenti e la funzionaria del Consiglio regionale responsabile del progetto Cyberbullismo, Lidia Consiglio.

Annunciato anche il vademecum frutto del percorso “Stop Cyberbullismo”.

A margine dell’evento, la presidente Corecom Mitidieri ha consegnato i primi ‘patentini digitali’ agli studenti del Liceo scientifico Galilei di Potenza e a quelli dell’Istituto Miraglia di Lauria sottolineando che la Regione Basilicata si è distinta anche in questo: “Siamo la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, per numero di adesioni, con 568 studenti coinvolti e 13 istituti partecipanti. Un ringraziamento sentito va non solo agli studenti, ma anche e soprattutto ai dirigenti scolastici e agli insegnanti, che hanno risposto al nostro invito con grande prontezza. A settembre – ha informato - rilanceremo il progetto per dare l’opportunità anche agli studenti e alle scuole che, per ragioni legate al calendario scolastico, non hanno potuto partecipare”.



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