-->
La voce della Politica
Legambiente, crisi idrica: incongruenze ed omissioni nella relazione di Bardi |
---|
21/11/2024 | La relazione del commissario straordinario per l'emergenza idrica, Vito Bardi, al Consiglio Regionale di Basilicata, offre lo spunto per alcune riflessioni su alcuni punti che restano ancora oscuri nella vicenda relativa alla recente gestione della diga del Camastra.
In particolare il Commissario riferisce che dal 1 gennaio del 2024 la capacità massima dell’invaso è stata ridotta a massimo 7 milioni di m3 (dai circa 9 milioni di m3 precedenti) come da prescrizioni dell’ufficio dighe del ministero infrastrutture.
“Tuttavia – dichiara Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata - dai dati ufficiali del bollettino dighe di Acque del Sud spa risulta che nella diga del Camastra fino al 19 luglio scorso erano invasati più di 7 milioni di m3. Come bisogna interpretare questa difformità dei dati ufficiali rispetto a quanto dichiarato dal Commissario? “.
“Più in generale – secondo Lanorte - sulla questione dei volumi massimi invasati al Camastra (che ricordiamo fino al 2019 erano pari a oltre 22 milioni di m3), il Presidente/Commissario Bardi respinge ogni responsabilità in capo all’Ente Regione, in relazione alla mancata manutenzione dell’impianto richiesta nel 2019 dall’Ufficio Dighe del Ministero delle Infrastrutture. Quindi tutte le colpe, secondo Bardi, sarebbero da attribuire all’ormai defunto EIPLI. Se da un punto di vista tecnico questa considerazione non fa una grinza, sul piano politico-amministrativo, cioè dal punto di vista della Regione Basilicata e Acquedotto Lucano, non ci sembra una giustificazione sufficiente. Quindi affermare che “la Regione e Acquedotto Lucano non hanno competenza in materia e possono intervenire solo sulla captazione dell’acqua dal bacino” non esimeva, a nostro parere, i due enti dal mettere in atto azioni concrete, magari indirette, finalizzate a superare le prescrizioni imposte”.
“A proposito di captazioni di acqua nel bacino – continua Lanorte - c’è un altro elemento che nella sua relazione il Commissario Bardi omette e che invece a noi sembra decisiva. Infatti, nuove norme sulla sicurezza con relative prescrizioni (ed eventuali ritardi, inadempienze e/o inazioni, in conseguenza delle quali tali prescrizioni sono rimaste tali) giustificano solo in parte quello che è successo negli ultimi 6 mesi. Altrimenti non si spiegherebbe perché la crisi idrica del Camastra si è verificata quest’anno e non negli anni dal 2019 al 2023. Non dobbiamo dimenticare infatti che anche quest’anno all’inizio dell’estate, nel mese di giugno, il volume di acqua invasata nella diga era lo stesso dei 5 anni precedenti, cioè poco più di 9 milioni di m3 (e non 7 milioni come riportato dal Commissario). La vera differenza da giugno 2024 fino ad oggi l’ha fatta, al netto delle precipitazioni estive comunque sempre scarse, il prelievo idrico effettuato quotidianamente presso l’invaso che negli ultimi 6 mesi è stato nettamente superiore (in assoluto e a scala giornaliera) a quello del passato. Basta andare a confrontare i dati ufficiali di prelievo nella diga di qualsiasi giorno degli ultimi 5 mesi, con quelli corrispettivi dello scorso anno per accorgersi di come ci siano giorni in cui il prelievo giornaliero del 2024 risulti anche più del doppio di quello del 2023. In media l’acqua prelevata nel periodo agosto-ottobre 2023 è stata di 26.000 m3 al giorno, quella del periodo agosto-ottobre 2024 è stata di 56.000 m3 al giorno. Anche da quando ci sono interruzioni idriche di 12 ore per i cittadini serviti dall’invaso, i prelievi sono sempre stati elevati e superiori alle teoriche esigenze idropotabili degli utenti (il consumo idrico quotidiano totale dei 140mila cittadini è quantificabile in non più di 20.000 m3 al giorno)”.
“In sostanza- sostiene Lanorte - calcolatrice alla mano, 9 milioni di m3 possono garantire teoricamente l’approvvigionamento idrico agli utenti serviti, per 1 anno, anche senza precipitazioni, Naturalmente se i prelievi raddoppiano, in assenza di piogge, la disponibilità si esaurisce in 6 mesi, ed è quello che è successo, con la conseguenza che nell’invaso non c’è più acqua. Anche su questo aspetto, quindi, urgono risposte. Perché ci sono stati prelievi così anomali, in eccesso rispetto alla media degli anni precedenti? Sono giustificati da esigenze particolari? Sono dovuti a perdite o errori di funzionamento del sistema di prelievo? Ci sono collegamenti tra i guasti alle elettropompe dello scorso giugno (con successivi interventi di ripristino e, così ci risulta, parziale sostituzione delle stesse con elettropompe nuove) e le anomalie riscontrate successivamente? Ci sono quindi problemi tecnici come possiamo ipotizzare? Sono risolvibili? Come e in quanto tempo? Attendiamo in merito risposte da Regione Basilicata e Acquedotto Lucano”.
Risposte importanti perché sono state queste le premesse per arrivare alla condizione attuale di emergenza assoluta in cui, tra l’altro, “scopriamo” (solo ora) che non ci sono alternative pronte e disponibile all’acqua della diga per le esigenze idriche di 140mila cittadini. Cioè, improvvisamente veniamo a sapere che la diga del Camastra è un “sistema isolato”. Il collegamento Basento-Camastra diventa allora l’unica soluzione praticabile in tempi brevi (e a costi comunque notevoli) per tentare di riempire l’invaso. Anche qui ritardi, approssimazione, mancanza di programmazione anche nell’emergenza.
“Adesso – continua Lanorte - il tema è come fare in modo che l’acqua che il fiume Basento fornirà, sia di qualità ottimale per gli usi idropotabili. Una questione evidentemente fondamentale rispetto alla quale facciamo anche nostra la sacrosanta richiesta di trasparenza, controlli accurati e continui, tutela assoluta della salute pubblica. Peraltro, noi, a maggior ragione in una situazione di questo tipo, non possiamo nutrire dubbi sul fatto che l’acqua che verrà resa disponibile ai cittadini sarà sicura perché le attività di controllo e i processi di potabilizzazione saranno condotti con il massimo scrupolo e utilizzando le migliori tecnologie disponibili. Nel caso in cui l’acqua dopo la potabilizzazione non fosse chimicamente e batteriologicamente pura, non potrà essere usata a fini potabili”.
“Detto questo – sostiene ancora Lanorte - occorre però fare alcune considerazioni. Premesso che la durata di funzionamento dello schema idrico Basento-Camastra dovrà assolutamente essere limitata esclusivamente a questa fase di maggiore emergenza, per cui se, come ci auguriamo tutti, dovessero esserci precipitazioni sufficienti, lo schema dovrà essere immediatamente interrotto, ci sono elementi di carattere più generale che vanno necessariamente affrontati in un dibattito serio. Non possiamo non vivere come una sconfitta totale la condizione in cui uno dei simboli identitari della Basilicata, il fiume Basento, è stato ridotto. Ci sorprende che l’interesse sullo stato di qualità del fiume emerga con tale attenzione solo in una circostanza come quella che stiamo vivendo”.
Noi lo denunciamo da tempo- conclude Lanorte. I fiumi e i corsi d’acqua in Basilicata sono dei grandi malati dimenticati, poco controllati e monitorati, troppo spesso ricettacolo di reflui mal depurati e scarichi abusivi, spesso artificializzati, sbarrati e deviati con sole finalità di sfruttamento. Serve un'azione diffusa e radicale su tutto il territorio regionale di riqualificazione dei corsi d’acqua e un’attività di monitoraggio e controllo adeguata”. |
| | |
archivio
La Voce della Politica
|
10/07/2025 - Completati a Lauria i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione stradale
Il Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, comunica che, a Lauria, sono ultimati i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione stradale in corrispondenza della rotatoria di innesto tra la SP ex SS NSA con prolungamento sulla viabilità c...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Ced: Cupparo, primo atto fondamentale
La firma dell’accordo di concessione dei terreni nell’area di Stigliano (località Acinello) dove sorgerà il Centro eccellenza droni, avvenuto oggi presso gli uffici della Regione Basilicata, tra TotalEnergies e l'Unione dei Comuni "Collina Materana", rappresen...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Lauria: Revocata la chiusura in località Gaglione, presto doppio senso anche in Contrada S. Barbara
Il Comune di Lauria informa che è stata revocata la chiusura al transito veicolare e pedonale di un tratto della strada comunale in località Gaglione. La strada è stata riaperta al traffico dopo il ripristino delle condizioni minime di sicurezza, compromesse n...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Mattia (FdI): SS 407, via libera della Camera al sostegno per i lavori a Pisticci
Approvato dalla Camera un ordine del giorno, primo firmatario il deputato di Fratelli d'Italia, Aldo Mattia, eletto in Basilicata, che impegna il Governo "a valutare l'opportunità di adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, un sostegno agl...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Chiorazzo (BCC): ''Sul Senisese servono risorse certe e tempi chiari''
Il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale per fare piena luce sullo stato di attuazione del Programma Straordinario di Promozione dello Sviluppo S...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Assemblea Plenaria della Provincia di Potenza – Manca: “Pd Basilicata, ripartire uniti verso il futuro
Il Commissario regionale del Partito Democratico di Basilicata, sen. Daniele Manca, e il Segretario provinciale di Potenza, Arduino Lo Spinoso, hanno convocato una Assemblea Plenaria per venerdì 25 luglio 2025 alle ore 16:00 presso il Cineteatro Don Bosco di P...-->continua |
|
|
10/07/2025 - Miraggio digitale: la denuncia di chi resiste nelle aree interne
Restare nei piccoli borghi oggi è quasi un atto eroico. Aprire un’attività, garantire servizi essenziali, prendersi cura della comunità in territori lontani dai centri urbani, dove ogni diritto diventa conquista quotidiana, è un gesto di coraggio civile. Una r...-->continua |
|
|
|