-->
La voce della Politica
Lomuti M5S: Zes Unica ammazza la Basilicata |
---|
26/07/2024 | La polvere sotto il tappeto è l’ultima strategia rimasta al sistema del centrodestra per sopravvivere.
Chiariamo subito che la ZES unica penalizza la Basilicata più di tutte le altre regioni. Sfidiamo chiunque voglia fare impresa, a scegliere, a parità di agevolazioni, se investire nelle nelle regioni dove sono presenti le infrastrutture (strade, ferrovie, porti e aeroporti), oppure venire in Basilicata dove semplicemente non esistono.
Nel frattempo, nella sua informativa alla camera dei deputati, slla ZES unica e i crediti d’imposta nel mezzogiorno, il ministro Fitto racconta un successo fantasma che solo lui e la sua maggioranza vede. In realtà, la sua informativa nasconde scenari molto lontani dal senso della parola “successo”, specialmente se ci riferiamo al mondo delle piccole e medie imprese.
Ma andiamo per ordine. Nel bonus Mezzogiorno c'erano dei limiti di investimento e c'erano delle percentuali diverse a seconda delle regioni. Tutto era automatico: le imprese compravano i macchinari, tutte avevano il credito e non si sforava mai la spesa. I limiti consistevano in 3 milioni di euro di investimento per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese, 15 milioni di euro per le grandi imprese e infine 100 milioni di euro per le imprese insediate nelle 8 aree ZES. Fitto, con la sua Zes Unica, ha esteso il massimale di 100 milioni di euro a tutte le imprese, indistintamente. E così le domande sono aumentate in modo incontrollabile. Se prometti il 60% di credito d’imposta dell’investimento, con il massimale di spesa di 100 milioni, è chiaro che tutti faranno domanda (tra l’altro se aumenti le risorse da 1,4 miliardi a 1,6, possiamo parlare sostanzialmente di invarianza del fondo di risorse). E infatti l’ammontare degli investimenti richiesti dalle aziende è arrivato a circa 9 miliardi di euro.
E arriviamo all’agenzia delle entrate che, su richiesta dello stesso Fitto, ha diviso le risorse per le domande fatte, abbassando la percentuale (come prevedibile) al 17% su quanto chiesto (60%), riducendo il tutto al 10%. Quindi, chi, sulla base delle promesse di Fitto, ha chiesto i finanziamenti confidando di prendere il 60% della spesa, si ritroverà con un misero 10%
Ma la criticità principale è un’altra: i soldi per i lavori devono essere anticipati dalle aziende. Non è un elemento di poco conto, dato che le piccole imprese non hanno la capacità finanziaria delle grandi e pertanto la stragrande maggioranza delle nostre PMI saranno costrette sin da subito a rinunciare all’investimento e al credito.
Il vantaggio per le grandi imprese è evidente sotto due profili. In primis, vincono ab origine la concorrenza con le piccole. In secondo luogo, la rinuncia delle piccole, farà crescere le risorse a favore delle grandi e le PMI, come ad esempio quelle lucane, rimarranno con un pugno di mosche in mano. Eppure per Fitto e il governo, questo scenario sarebbe un grande successo. A noi sembra più l’ennesima presa in giro nei confronti dei piccoli imprenditori del sud, per mezzo dei soliti giochetti finanziari che vanno a privilegiare ancora una volta le grandi aziende a discapito di quelle più piccole.
E se guardiamo alla Basilicata, le PMI interessano la maggior parte del tessuto imprenditoriale lucano.
In più oggi siamo difronte alla reticenza informativa del governo. Abbiamo chiesto una serie di dati per capire a fondo la situazione ma gli unici dati che ci sono arrivati sono il numero delle imprese richiedenti. 13000 piccole e 487 grandi. Peccato che noi abbiamo chiesto anche altro, ad esempio conoscere gli importi. Perchè, ad esempio, se 400 grandi imprese chiedono investimenti elevati (es 6 miliardi su 9) e le piccole per importi nettamente inferiori (per esempio 3 miliardi), sarebbe utile capire il meccanismo di ripartizione anche per capire chi eventualmente, in base a questo meccanismo, molto probabilmente dovrà rinunciare. Se una piccola impresa deve fare investimenti per 100 mila euro per lavori immediati e ne riceve solo il 10%, cioè soltanto 10mila (dopo aver anticipato tutti i lavori) è chiaro che potrebbe rinunciarvi e quei 10mila restano nell’ammontare del credito che andrà probabilmente alle grandi imprese che hanno liquidità per anticipare i lavori. Infine, questo meccanismo incentiva il nero, perchè l’impresa più piccola che ha chiesto e rinunciato al 10% sa benissimo che non fatturando, invece, avrà un risparmio (guadagno) del 22% dell’IVA.
Insomma, siamo dinanzi all’ennesimo pasticcio determinato da ignoranza e supponenza mascherati dalla solita propaganda.
Deputato Arnaldo Lomuti
Coordinatore Regionale M5S Basilicata |
| | |
archivio
La Voce della Politica
|
10/06/2025 - 'Dimezzamento borse di studio e rincaro delle mense universitarie, un attacco al diritto allo studio
Oggi abbiamo assistito e partecipato alla manifestazione delle associazioni sotto la sede di Via Verrastro. È stato un grido disperato contro un provvedimento che minaccia il futuro delle e dei nostri giovani, spesso invocati e celebrati nei discorsi elettorali, ma raramente...-->continua |
|
|
10/06/2025 - Presidente della Provincia di Matera, Mancini, si congratula con il nuovo Sindaco di Matera, Antonio Nicoletti
“A nome dell’amministrazione provinciale e di tutta la Provincia di Matera desidero porgere le più sentite congratulazioni ad Antonio Nicoletti per la sua elezione a nuovo Sindaco della città di Matera”.
Così il Presidente della Provincia di Matera, France...-->continua |
|
|
10/06/2025 - Ballottaggio a Matera: Cupparo (Fi), successo doppio per Nicoletti-centrodestra e per Forza Italia
“Il voto del ballottaggio a Matera ha segnato un successo doppio: per Antonio Nicoletti e la colazione di centro destra; per Forza Italia che, ripartendo da zero, ha ottenuto due consiglieri ed è forza di governo determinante per la città”. E’ il commento dell...-->continua |
|
|
10/06/2025 - Antonio Nicoletti vince il ballottaggio a Matera: 12 consiglieri al centrodestra, 18 all’opposizione
Antonio Nicoletti è il nuovo sindaco di Matera. Ha vinto al ballottaggio con un distacco di 709 voti, ottenendo 13.950 preferenze al secondo turno.
Il Ministero dell’Interno ha ufficializzato la composizione del nuovo Consiglio comunale di Matera, che...-->continua |
|
|
10/06/2025 - Bardi, Rosa, Latronico e Cupparo su vittoria di Nicoletti
Dichiarazione del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, sulla vittoria di Antonio Nicoletti a Matera.
“Faccio i miei più sinceri auguri ad Antonio Nicoletti, nuovo sindaco di Matera, per il risultato ottenuto al ballottaggio. La sua elezion...-->continua |
|
|
9/06/2025 - Il caso Vietri è la goccia che fa traboccare il vaso. La Regione regala vento e sole a chi saccheggia il territorio
Quanto accaduto nella Conferenza dei Servizi per l’impianto eolico tra Vietri di Potenza e Savoia di Lucania segna un punto di non ritorno. Sembrerebbe, infatti, che il progetto in questione sia stato approvato nonostante l’assenza di documentazione fondamenta...-->continua |
|
|
9/06/2025 - Muro Lucano. Rosa (FdI): solidarietà al sindaco Giovanni Setaro
“È apprezzabilissimo il comportamento del Sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro; comportamento che dimostra tutta l’abnegazione, la coerenza e la lealtà ai cittadini che lo hanno scelto e votato. Al contempo, spiace constatare che gli attacchi giungano sempr...-->continua |
|
|
|