-->

HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

La voce della Politica

'No alla spettacolarizzazione della giustizia, il Governo intervenga'

11/05/2021

Da un anno si susseguono notizie nell’ambito di interessenze a vario titolo tra una parte della Magistratura e le forze politiche e sorprende come il Legislatore ed il Presidente della Repubblica non siano riusciti ad aprire con trasparenza una fase pubblica di riequilibrio tra poteri dello Stato.
Possiamo affermare con garbo come sia errato inquinare il sacrificio giornaliero di tanti magistrati seri e laboriosi ed è altrettanto sbagliato non cogliere una unità di intenti dei partiti politici per affermare principi cardini del nostro panorama giuridico.
Il mondo della Giustizia è variegato ma si dovrebbe partire, prima di tutto, dalla tutela della persona.
Ad esempio: inquadrare correttamente la legge sulle intercettazioni, non è possibile che trasmissioni televisive nazionali riescano a fare e concludere indagini in maniera esemplare senza ricorrere ad intercettazioni a pioggia.
Non è possibile revocare un incarico pubblico dopo aver ricevuto un avviso di garanzia o una misura cautelare salvo poi accorgersi di aver errato.
Non è possibile organizzare conferenze stampa sulle indagini e non sull’esito del processo favorevole all’imputato.
Il sistema di oggi non regge e non può essere più sostenibile perché vi è una corsa alla visibilità che sacrifica il buon diritto.
La credibilità del sistema Giustizia, che dovrebbe essere, per i cittadini, garanzia di tutela e sicurezza, sembra ormai un lontano ricordo.
Alle note inefficienze di processi lenti e costosi, che compromettono l’effettività dei diritti fondamentali e che necessitano di immediato correttivo, si aggiungono malaffare, contraddizioni, errori giudiziari, e un’opacità lontana dal desiderio di lealtà invocato dalla popolazione.
Aggravano un quadro sconfortante le storture della giustizia penale, che è quella che più d’ogni altra forma di giudizio ha a che fare con la dignità dei singoli.
Il disagio sociale porta a cercare sollievo nel potere di condanna, in un giustizialismo che porta ad anticipare la condanna sociale alla fase delle indagini preliminari.
Le personali difficoltà sembrano legittimare giudizi non costruiti su valutazioni solide e approfondite, ma su parametri di valutazione soggettivi e di suggestione con buona pace del principio di non colpevolezza. Non aiuta, per certo, un giornalismo fatto non di verità ma di spettacolarizzazione, che approfitta del disorientamento, intorbidisce il reale e sottrae ai cittadini ogni strumento di giudizio consapevole e, dunque, potere di partecipazione democratica.
E così accade sempre più spesso che l’indagato sconti l’esecuzione di una immediata e frettolosa condanna sul piano della reputazione e delle relazioni sociali e professionali.
Eppure si sa che un sistema giudiziario ben funzionante è sempre fattore di crescita e di sviluppo del Paese. Per converso, il giustizialismo porta la soddisfazione effimera del riscatto, ma, incapace di fondare una civiltà degna di essere considerata tale, non favorisce il benessere sociale, non serve a rimuovere le diseguaglianze.
Sulla linea del dettaglio tecnico della proposta di riforma strutturale e organica, finalizzata all’adeguamento qualitativo del servizio, già condivisa nei mesi scorsi, Meritocrazia Italia torna a invocare maggiore equilibrio sociale, fondamentale per riconquistare un adeguato grado di Civiltà, e chiede una riforma dei mezzi di ricerca della prova e una revisione delle misure cautelari e custodiali nel rispetto del principio di non colpevolezza di rango costituzionale, per riportare il processo penale alla funzione propria di accertamento del fatto nel rispetto delle garanzie dei cittadini e sottrarlo alle storture che lo hanno nel tempo trasformato in strumento di lotta e repressione.

Meritocrazia Italia, il Presidente Walter Mauriello



archivio

ALTRI

La Voce della Politica
17/09/2025 - Vertenza precari giustizia, Lacorazza: Unire forze per difenderli

“Questa mattina chiederò di audire nella Prima commissione consiliare una delegazione lucana dei precari della giustizia che ieri hanno manifestato in occasione dello sciopero nazionale indetto dalla CGIL funzione pubblica. Assunti nel 2022 rischiano di andare a casa nel 202...-->continua

17/09/2025 - Basilicata. Verso il Piano regionale della salute

Prosegue in Basilicata il processo partecipativo per la creazione del Piano Regionale Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità per il periodo 2026–2030. Oggi si è tenuto un incontro a Potenza, presso l'Aula Magna del "Polo del Francios...-->continua

17/09/2025 - Smart Paper: Cupparo replica ai consiglieri di centrosinistra

Questione Smart Paper. “Con il linguaggio e il tono usati – dice l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo – i consiglieri di centrosinistra di fatto si isolano e continuano a fare propaganda politica. Nessuna valutazione di merito al mi...-->continua

16/09/2025 - Basilicata. Lavori consiliari rinviati a martedì prossimo

I lavori odierni del Consiglio regionale, presieduti da Maddalena Fazzari (FdI), con all’ordine del giorno, tra l’altro, i bilanci di previsione delle Aziende sanitarie della regione, sono stati rinviati alla seduta del 23 settembre prossimo. La decisione è st...-->continua

16/09/2025 - Smart P@per. I consiglieri di minoranza: Cupparo risponda alle lavoratrici e ai lavoratori non a noi

Il delirio di onnipotenza dell’assessore Cupparo ormai è all’ordine del giorno, e a targhe alterne ritiene di poter far passare messaggi e politiche senza indossare i panni dell’uomo delle istituzioni.

Avrà forse nostalgia dei piani quinquennali stata...-->continua

16/09/2025 - Cure a domicilio, Vizziello (BACC): boom di assistiti ma resta il nodo qualità

“La buona notizia è che nel 2024 la Basilicata, come tutte le altre regioni d’Italia, ha raggiunto l’obiettivo dell’incremento degli anziani beneficiari di assistenza domiciliare, superando anche il target atteso per il 2025 e risultando addirittura terza in I...-->continua

16/09/2025 - Sanità pubblica al collasso: UGL Salute chiede investimenti immediati per difendere cittadini e lavoratori

La sanità pubblica italiana è allo stremo. Secondo i dati 2024, 5,8 milioni di persone – un cittadino su dieci – hanno rinunciato a curarsi per motivi economici. Una cifra drammatica che denuncia una realtà inaccettabile: in Italia curarsi sta tornando a esser...-->continua
















Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo