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Ddl S.p.a aree industriali, audizioni sindacati in I e III CCP

11/01/2021

La I Commissione, presieduta da Cariello (Lega) e la III, presieduta da Quarto (Bp), riunite in seduta congiunta, hanno audito i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Enrico Gambardella, Vincenzo Tortorelli, sul Disegno di legge n.53/2021 – “L.R. n.12/2020- art.5 - Scioglimento del Consorzio industriale della provincia di Potenza e costituzione della società Aree produttive industriali Basilicata S.p.A”.
“La decisione della Regione Basilicata di razionalizzare la gestione delle aree industriali e la promozione dell’offerta localizzativa - si legge nella relazione del Ddl - risponde alla necessità di costituire quella adeguata massa critica che costituisce presupposto essenziale all’introduzione di un nuovo modello in grado di pianificare e accompagnare l'attuale complessa transizione, recuperando competitività di sistema, per mezzo di una gestione unitaria, organica e coordinata delle risorse disponibili che andranno canalizzate in una pluralità di progetti obiettivo e iniziative a sportello. Il soggetto che riunirà tutte le competenze in materia di promozione dello sviluppo industriale denominato ‘Aree Produttive Industriali Basilicata S.p.A’. sarà organizzato in forma societaria nel rispetto dello Statuto regionale e delle norme del D. Lgs; n. 175/2016. Il modulo dell’ente pubblico economico, già da anni sperimentato sul territorio dagli attuali Consorzi - viene precisato nella relazione - non si è infatti rivelato in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze dell’attuale assetto delle competenze da regolare nonché dell’utenza cui è destinato il servizio. Per tale ragione si è optato, non senza uno sguardo ad altre esperienze analoghe per la costituzione di una società a totale partecipazione pubblica. Il decreto legislativo n. 175/2016 stabilisce (art 3) che le amministrazioni pubbliche possono partecipare esclusivamente a società anche consortili costituite in forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata; anche in forma cooperativa a condizione che tali società (art 4) abbiano ad oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. La società API-Bas S.p.A. avrà sede legale in Potenza e altre sedi operative. Il suo obiettivo la promozione dello sviluppo industriale e il perseguimento della sostenibilità ambientale delle aree produttive in coerenza con gli indirizzi e le scelte programmatiche della Regione volte al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge il Consorzio per lo Sviluppo industriale della Provincia di Potenza è posto in liquidazione e, contestualmente, la Giunta regionale, con proprio provvedimento, nomina il liquidatore che subentra in tutti gli organi gestori ordinari e straordinari del Consorzio. Al termine della procedura di liquidazione, il Consorzio è sciolto. In osservanza delle norme dell'ordinamento non è consentito che le singole posizioni debitorie del Consorzio per lo Sviluppo industriale della Provincia di Potenza transitino alla costituenda API-Bas S.p.A., ovvero nel bilancio della Regione. Tutte le competenze in materia di gestione e manutenzione delle aree industriali della Provincia di Potenza sono trasferite alla società e sino alla costituzione della predetta società rimangono in capo al Consorzio in liquidazione, al solo fine di assicurare interventi urgenti e indifferibili. A decorrere dalla nomina del liquidatore in applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (Norme in materia ambientale), la concessione in uso e la gestione di tutti gli impianti di accumulo, sollevamento, trattamento, distribuzione, depurazione delle acque e dei reflui industriali e delle reti di distribuzione di acqua ad uso industriale e di collettamento reflui siti nelle aree industriali della Provincia dl Potenza è attribuita all’Ente gestore del servizio idrico integrato in Basilicata. Il nuovo gestore così individuato subentra nei rapporti di lavoro del personale consortile che vi è addetto. Al fine di evitare interruzione di servizi pubblici essenziali, il nuovo gestore subentra, altresì, con effetto immediato nei rapporti in essere afferenti la gestione delle reti e degli impianti e nell’erogazione dei servizi alle imprese, nelle more dell’espletamento della gara di affidamento, e comunque per un massimo di 6 mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge. Il trasferimento in capo all’Ente gestore del servizio idrico integrato in Basilicata della concessione in uso e della gestione delle reti e degli impianti idrici ubicati nelle aree industriali della Provincia di Matera è realizzato al momento dell'entrata in vigore del regolamento. La società opera a supporto della Regione e avrà come obiettivi l’attuazione e gestione di interventi coordinati di infrastrutturazione, rilancio e valorizzazione delle aree produttive regionali anche con riguardo alla predisposizione di strumenti semplificativi per l'insediamento nelle medesime, nonché gestione e manutenzione delle aree industriali regionali; la promozione delle aree produttive regionali anche tramite azioni di marketing, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, con indicazione delle relative dotazioni infrastrutturali e di servizio, nonché dei settori produttivi che possono beneficiare di condizioni di vantaggio o di incentivi fiscali, sulla base degli strumenti di incentivazione definiti a livello regionale o nazionale; la gestione unitaria, nel rispetto delle indicazioni programmatiche della Regione delle azioni da promuovere nelle seguenti aree della Regione Basilicata: Zone Economiche Speciali, Zone Franche Doganali, Aree SIN e Aree di crisi complesse e non complesse. Nel rispetto delle normative vigenti alla società è trasferito il personale attualmente impiegato presso il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, ove non diversamente destinato. Entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, il liquidatore del consorzio presenta alla Giunta regionale e all'amministratore unico della società un piano per il trasferimento del personale con indicazione delle unità da assegnare alla predetta società e delle unità di personale da assegnare all'Ente gestore del servizio idrico ovvero ad altro organismo ovvero da collocare a riposo, individuando altresì le unità necessarie per l’espletamento delle attività di liquidazione. Nella redazione del piano il liquidatore tiene in considerazione i profili professionali dei singoli dipendenti, l'esperienza maturata e valuta la sussistenza dei presupposti per l'accompagnamento al pensionamento anticipato ovvero per il collocamento a riposo. Il trasferimento del personale avverrà mediante la salvaguardia dei livelli retributivi in godimento nel rispetto della normativa vigente”.
Strumento normativo, il Ddl, giudicato da tutti e tre i sindacalisti “Non condivisibile e meritevole di ulteriore approfondimento vista la complessità delle tematiche investite. Il disegno di legge appare privo di una visione strategica dello sviluppo delle aree industriali”. Oltre a nutrire dubbi sulla natura e configurazione del soggetto di nuova costituzione, una Spa, Summa, Gambardella e Tortorelli hanno espresso perplessità rispetto alla mission del nuovo ente sia dal punto di vista della governance sia dal punto di vista delle competenze ad esso attribuito. Incomprensibile anche la competenza funzionale della S.p.a riguardante solo l’ambito territoriale della provincia di Potenza e non quello della provincia di Matera. Altra questione che ha visto i tre segretari egualmente preoccupati la disciplina rispetto al futuro destino dei lavoratori. La via indicata da Summa, Gambardella e Tortorelli per evitare di fare scelte sbagliate con ripercussioni gravissime sul futuro della Basilicata: il ritiro da parte del Governo regionale del Ddl e la contestuale costruzione di un percorso di condivisione e confronto.
Alle dichiarazioni dei tre sindacalisti sono seguiti gli interventi dei consiglieri Sileo e Aliandro (Lega), Acito e Bellettieri (Fi), Braia e Polese (Iv), Cifarelli (Pd).
Per Sileo “Questo Ddl, pervenuto in Commissione, potrà essere considerato come un momento di confronto per operare quelle modifiche che vengono evidenziate. L’auspicio di tutti noi è che possa essere licenziata la norma migliore possibile che non può aversi senza il confronto con tutte le parti, da parte di tutti, ovviamente con un’attenzione alta sulla situazione dei lavoratori”. “Abbiamo due problemi entrambi importanti - ha precisato Acito - garantire i servizi e contemporaneamente costruire una strategia industriale per la Basilicata. Il Ddl lo interpreto come l’inizio di un processo che possa garantire i servizi, evitando azioni di pignoramento, e rilanciare la politica di strategia. Non è la soluzione migliore ma da emendare. Questa condivisione di criticità ci consentirà di trovare insieme il percorso da seguire”. Braia ha evidenziato che “Ci sono tanti soggetti che vogliono dare il proprio contributo, l’auspicio e che si dia loro ascolto. “Io non sono disponibile a sacrificare neanche un minuto di confronto in nome della velocità. Qualsiasi decisione non può essere presa da nessuno dei consiglieri o rappresentanti di categoria se non si ha chiaro in mente dove si vuole arrivare e capire se quegli obiettivi sono realizzabili”. Cifarelli pur sottolineando che avrebbe agito in maniera diversa (“Una S.p.a non la si fa nascere con un Ddl, c’è necessità di avere altri dati, occorre un piano industriale, sapere quali sono le entrate, quali le spese”), ha condiviso quanto detto da Acito: “Abbiamo un primo documento e sulla base del confronto troviamo la soluzione migliore nell’interesse supremo della regione”. “Le criticità del Consorzio sono storiche come da Quarto evidenziate - ha detto Polese -. Questioni delicate come la situazione debitoria, una inefficienza del piano economico, la salvaguardia occupazionale. Questa maggioanza vuole affrontare di petto questa situazione e tutti siamo dello stesso avviso ma non possiamo condividere la politica dello struzzo: tiriamo una linea e andiamo a capo, occorre mettere al sicuro il passato e dedicarci al futuro”. “Condivido le vostre domande e tra queste quali sono gli obiettivi assegnate al nuovo ente”- ha detto Bellettieri rivolgendosi ai sindacalisti- ma ricordo che a questo genere di esigenze ci sarà uno strumento il regolamento con il quale definirle. Prendiamoci del tempo ma dobbiamo sapere che perderemo per strada importanti realtà. Pertanto, la mia preghiera è dateci una mano, partendo dall’approvazone del Ddl”. “Una vicenda complessa e delicata, quella del Consorzio - ha detto Aliandro – con alti livelli di preoccupazione che riguardano i lavoratori e la salvaguardia delle aziende. Non possiamo permetterci il lusso di perdere realtà che hanno portato ricchezza in regione. Cercheremo tutti insieme di trovare la soluzione migliore, ma occorre dare uno stacco netto con il passato con una nuova formula che sia la S.p.a”. Il presidente della terza Commissione Quarto ha chiuso i lavori precisando che sarà messo in campo un calendario per ascoltare tutti. La situazione del Consorzio industriale non premia nessuno nè del passato nè del presente, tutti avremmo voluto avere dei Consorzi perfetti, ciò che è chiaro a tutti è che non si possono lasciare i lavoratori senza stipendi nè le imprese senza servizi. Occorre dare una soluzione immediata”.
Ai lavori erano presenti oltre ai presidenti delle due Commissioni Cariello e Quarto i consiglieri: Braia e Polese (Iv) Trerotola (Pl), Cifarelli (Pd), Carlucci e Leggieri (M5s), Sileo e Aliandro (Lega), Bellettieri e Acito (Fi), Baldassarre (Idea).



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