-->
La voce della Politica
| Bardi, all'incontro su De Gasperi e sul gemellaggio fra Matera e Trento |
|---|
23/07/2020 | “Sono molto lieto di essere qui, oggi, a nome di tutta la Basilicata, per celebrare la figura di un grande statista come Alcide De Gasperi a cui deve molto l’Italia, in particolare il Mezzogiorno, in particolare la Basilicata e Matera. Un uomo delle istituzioni, ma anche un uomo della gente, del popolo, che seppe ridare fiducia e speranza a un Paese frantumato dalla guerra, che seppe esplorare con coraggio e verità “il profondo pozzo del storia” come quello rappresentato in quegli anni dai Sassi di Matera.
Non a caso una quindicina di anni fa la Rai produsse una miniserie televisiva intitolata “L’uomo della speranza” in cui si raccontava un pezzo di storia di quest’uomo che è anche un pezzo di storia dell’Italia, un pezzo fondamentale della nostra storia.
Oggi ricorrono 70 dalla sua prima visita a Matera da presidente del Consiglio dei ministri. Era, infatti, il 23 luglio del 1950. Secondo alcuni cronisti dell’epoca, De Gasperi rimase davvero molto colpito dalle condizioni di vita degli abitanti del Sassi tanto che vennero definiti “Vergogna nazionale”. Alle macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale, nel Mezzogiorno si aggiungevano le difficili condizioni di vita determinate dalla povertà e dall’analfabetismo. E lui, l’uomo della speranza, capì subito che bisognava fare qualcosa anche superando le rigide contrapposizioni ideologiche che caratterizzavano quella fase politica.
Insomma, da presidente del Consiglio dei ministri, si trovò a dover fronteggiare la ricostruzione di un intero Paese e di un Mezzogiorno scarsamente industrializzato e fortemente sfiduciato. Sentì subito il peso che aveva sulle spalle. Era l’uomo della speranza e doveva fare di tutto, anche come uomo del Nord, per non perdere la fiducia degli italiani. E così con coraggio, proprio in quella prima visita assunse l’impegno di risolvere la questione di Matera nonostante il problema fosse stato ostinatamente segnalato anche da parti politiche opposte alla sua.
A De Gasperi si deve la modernizzazione del Paese attraverso riforme che ancora oggi risultano di grande importanza.
Ricostruzione, intervento nel Mezzogiorno, sconfitta della miseria. Sono questi i tre assi su cui si mosse principalmente l’impegno di De Gasperi superando le dialettiche interne al suo partito e realizzando due fondamentali e strategiche iniziative: la istituzione della Cassa per il Mezzogiorno attraverso cui realizzare e promuovere opere importanti per l’avanzamento sociale ed economico del Sud, e la riforma agraria, approvata nello stesso periodo, per la distribuzione delle terre dei latifondi a braccianti e contadini.
Ma non solo. De Gasperi promosse il piano per le case popolari, la riforma tributaria, il rilancio dell'Iri, la creazione dell'Eni. E fu lui che riportò l’Italia, dopo i tragici anni della guerra, al centro dell’alleanza atlantica e fu fra i padri dell’Unione europea. Storica è rimasta la sua frase: “La nostra patria Europa”.
Come qualcuno ha scritto fu “un europeo venuto dal futuro”.
E oggi i suoi insegnamenti sono quanto mai attuali e ci indicano una strada in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando.
Allora l’Italia usciva dalle macerie della guerra. Oggi l’Italia e l’Europa provano a uscire da una crisi economica senza precedenti e che proprio da quegli anni non ha eguali.
De Gasperi non è solo un esempio, ma è un modello che merita di essere studiato come elemento centrale di una storia collettiva esemplare.
E quindi celebrare oggi De Gasperi è una operazione utile se andiamo oltre la retorica e proviamo davvero a prendere il suo impegno politico e istituzionale a modello.
Per tutte queste ragioni abbiamo molto da imparare da quella esperienza e da quel grande statista. A mio avviso almeno tre cose:
1) Mettere in campo, come allora, un potenziale di risorse economiche adeguato per aiutare le famiglie, le imprese, i lavoratori e far ripartire l’occupazione agendo sulle leve delle riforme e della modernizzazione del Paese;
2) Andare oltre le contrapposizioni ideologiche e confrontarsi su specifici obiettivi da realizzare. Voglio ricordare qui che i momenti fondamentali della vita della Basilicata sono stati vissuti soprattutto quando si è trovata una convergenza sulle azioni da intraprendere. La legge sui Sassi venne approvata all’unanimità. Anche questo è un esempio da seguire. Sul rapporto fra De Gasperi e Matera molto è stato scritto e detto, e molto si dirà anche oggi. Io aggiungo solo che con De Gasperi, Matera ha avviato il suo cammino di riscossa passata attraverso i diversi provvedimenti legislativi e poi attraverso i preziosi riconoscimenti dell’Unesco e della Capitale europea della Cultura.
Per la città la data del 21 maggio 1953, della visita dello statista trentino, fu una giornata memorabile, proprio perché, con la consegna delle prime chiavi agli abitanti dei Sassi, iniziò una nuova era che significò cambiare non solo la storia, ma anche la geografia della città.
3) Ma De Gasperi ci ha insegnato un’altra cosa fondamentale. Se veramente vogliamo ricostruire la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni soprattutto in tempi difficili come quelli che abbiamo vissuto nell’immediato dopoguerra o come quelli che stiamo attraversando ora, gli impegni che assumiamo davanti ai cittadini vanno mantenuti e realizzati nei più breve tempo possibile.
Qualcuno ha scritto che I dieci anni che vanno dalla Liberazione alla morte dello statista, nel 1954, sono stati il decennio più eroico della storia politica italiana.
Oggi, all’indomani della pandemia, siamo entrati in una nuova stagione che ci sta mettendo tutti alla prova. Celebrare oggi De Gasperi significa ritrovare gli insegnamenti dell’uomo della speranza attraverso cui vivere con fiducia la complessità del tempo che attraversiamo.
Qualcuno ha scritto che fiducia significa felicità. Ed è su questo terreno che, ricordando un grande statista del calibro di De Gasperi, dobbiamo costruire il nostro cammino.
E il gemellaggio fra le due città, Matera e Trento, si muove anche in questa direzione”.
|
|
| | |
archivio
| La Voce della Politica
|
6/12/2025 - Il Sindaco Nicoletti alla solenne inaugurazione della nuova statua di Sant’Eustachio Martire a Roma
Il Sindaco di Matera Antonio Nicoletti ha preso parte questo pomeriggio alla solenne cerimonia di inaugurazione e benedizione della nuova statua di Sant’Eustachio Martire, donata dalla Rete Eustachiana, che si è svolta nella storica Basilica di Sant’Eustachio in Campo Marzio...-->continua |
|
|
|
6/12/2025 - Irsina a Cisternino per la 9ª Conferenza sullo spopolamento dei borghi
Si è svolta questa mattina a Cisternino la 9ª Conferenza Internazionale “Lo Spopolamento nei Borghi è irreversibile?”, un appuntamento di respiro europeo dedicato al futuro delle aree interne e alla costruzione di nuovi modelli di sviluppo.
Il Sindaco...-->continua |
|
|
|
|
6/12/2025 - Vincenzo Viceconte eletto Coordinatore di FdI della Comunità di Francavilla in Sinni
Si è svolta con grande partecipazione l'elezione dell’Avv. Vincenzo Viceconte a coordinatore di Fratelli d'Italia (FdI) per la Comunità di Francavilla in Sinni.
Alla cerimonia hanno preso parte diverse autorità locali, tra cui l’On.le Mattia, il Sen. Rosa...-->continua |
|
|
|
|
6/12/2025 - ANFN Basilicata: ''La Famiglia come valore e come risposta alla crisi demografica''
Potenza, 6 dicembre 2025 – Si è tenuta a Potenza la prima riunione regionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), un appuntamento importante che ha visto riuniti i coordinatori regionali e provinciali della Basilicata insieme a numerosi soci. ...-->continua |
|
|
|
|
6/12/2025 - Verona, Cestari al convegno Italia-Pakistan su integrazione e cooperazione bilaterale
L’Ingegnere Alfredo Cestari, Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica, ha partecipato come relatore al convegno europeo sull’integrazione e la cooperazione bilaterale tra Italia e Pakistan, organizzato a Verona da Human Trust International di Salerno, a...-->continua |
|
|
|
|
6/12/2025 - Dieci anni senza Luongo, Libonati (Europa Verde Provincia di Potenza): "Con lui, ricordiamo idea alta della politica''
A dieci anni dalla scomparsa di Antonio Luongo, parlamentare della Repubblica, dirigente della sinistra e segretario regionale del Partito Democratico della Basilicata, il suo nome continua a rappresentare un punto fermo della migliore tradizione politica luca...-->continua |
|
|
|
6/12/2025 - Bolognetti:nelle parole di Cosimo Latronico c’è un riconoscersi. Valuterò nelle prossime ore come corrispondere
Nel ringraziare nuovamente Cosimo Latronico per quanto ha dichiarato poche ore fa, preannuncio che tra poco mi recherò al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Lagonegro. Una volta di più ho provato a denunciare quanto da troppo tempo accade nel nostro Paese in ter...-->continua |
|
|
|
|