La profonda conoscenza del territorio e la presenza costante dei presidi dell’Arma si confermano, ancora una volta, baluardi imprescindibili per la salvaguardia della comunità, specialmente nei contesti in cui la violenza si consuma tra le mura domestiche.
Nello scorso week-end, l’efficacia operativa dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza ha permesso di intervenire in due critici scenari di violenza di genere, assicurando alla giustizia i presunti responsabili e offrendo immediata protezione alle vittime coinvolte. In un comune del vulture melfese, il delicato equilibrio familiare è stato spezzato nel cuore della notte quando una richiesta d’aiuto giunta al NUE 112 ha attivato i militari della locale Stazione e dell’Aliquota Radiomobile; l’intervento immediato ha permesso di accertare come un giovane di 27 anni avesse aggredito fisicamente la convivente, causandole lesioni giudicate guaribili in sette giorni, il tutto alla presenza traumatica dei figli minori.
Il quadro delineato dai militari ha portato alla luce un sommerso di vessazioni mai denunciate in passato, culminando nell’arresto in flagranza differita dell’uomo e nel suo trasferimento presso la Casa Circondariale di Melfi; il GIP ha successivamente convalidato il provvedimento, imponendo all'indagato le misure del divieto di dimora e di avvicinamento alla persona offesa. Quasi contemporaneamente, in un piccolo comune alle porte del capoluogo, i Carabinieri hanno affrontato un’altra vicenda di profonda sofferenza umana scaturita dalla coraggiosa denuncia di una donna stanca di subire; gli accertamenti hanno rivelato una spirale di maltrattamenti, minacce di morte e atti persecutori che un 40enne portava avanti da circa cinque anni nei confronti dell’ex moglie. L’attivazione delle procedure di "Codice Rosso" ha consentito l'arresto dell'uomo e la sua traduzione presso il carcere di Potenza; anche in questo caso, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’atto disponendo l’allontanamento e il divieto di accostarsi alla vittima, al fine di garantirne l’incolumità.
Questi episodi, pur nella loro drammaticità, evidenziano quanto sia vitale la cultura della prevenzione e della segnalazione: la tempestività nel rivolgersi alle Forze dell’Ordine non è solo un atto di coraggio ma un requisito essenziale affinché si possano spiegare le proprie tutele prima che le situazioni degenerino in conseguenze irreparabili. L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito a tutte le persone in difficoltà a riporre fiducia nelle Istituzioni, ricordando che ogni Stazione sul territorio è un porto sicuro pronto all'ascolto e all'intervento rapido e qualificato. Si ribadisce, infine, che per entrambi gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.