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| La Rinascita costruisce la strada verso la sfida con Macerata |
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23/12/2025
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| .jpg) La settimana natalizia della Rinascita Volley Lagonegro si apre nel segno del lavoro e dell’analisi, con lo sguardo già proiettato alla dodicesima giornata di Serie A2 Credem Banca in programma domenica 28 dicembre al Palasport di Villa d’Agri contro la Banca Fisiomed Macerata MC.
Il campo, il taraflex, la palestra diventano, ancora una volta, il luogo in cui trasformare le sensazioni e le indicazioni dell’ultima gara di Sorrento in energia da portare avanti.
Nonostante la sconfitta, la dura e lunga partita giocata in Costiera (oltre due ore) ha lasciato un punto prezioso in classifica e tracce importanti, non solo sul piano tecnico ma anche sotto il profilo del carattere. Da qui riparte il lavoro dello staff guidato da coach Waldo Kantor e del gruppo: intensità, attenzione ai dettagli e la ricerca costante di continuità, elementi che scandiranno le sedute di questi giorni.
In questo solco si inserisce la lettura analitica del tecnico argentino che, nel briefing stampa di inizio settimana, ha sottolineato con precisione i momenti in cui la squadra ha saputo tenere alto il livello del gioco e quelli in cui è mancata continuità: “E’ stata una partita combattutissima, uno spettacolo incredibile, molto bella da vedere per chi era sugli spalti. Dal punto di vista strettamente tecnico, la squadra è riuscita ancora una volta a cambiare volto e marcia alla gara perché, dopo aver perso il primo set e per come avevamo approcciato il secondo, era davvero difficile ribaltarla. E invece è venuto fuori il carattere, la qualità del gioco e la determinazione per vincere dapprima il secondo parziale, riaprire la partita e poi continuare a giocare molto bene il terzo, vincendolo con autorità. Siamo stati in grado di esprimerci ad alti livelli in tutti i fondamentali, soprattutto a muro. Nella quarta frazione abbiamo subìto un calo di tensione e concentrazione, contemporaneamente Sorrento – bisogna ammetterlo – ha giocato molto bene. Bravo coach Esposito nella mossa del cambio di diagonale. Sorrento presenta una delle rose più interessanti del campionato e confermo che sta facendo un campionato davvero eccezionale. Il tie-break, alla fine, si è deciso ai dettagli, terminare 15-13 significa che entrambe potevano portarla a casa e alla fine ci sono riusciti loro. Noi ci siamo meritati il punto e loro la partita. Chiaramente la sconfitta lascia un po' di amaro in bocca, ma devo fare i complimenti ai ragazzi: in un campo difficile per tutti, noi siamo stati in grado di metterli in difficoltà e a prenderci il punto”.
Un’analisi lucida, vera e una valutazione che trova riscontro nei numeri e nelle statistiche, utili a fotografare una partita giocata davvero su equilibri sottili: 47% in attacco, 13 muri vincenti (106 in totale in stagione, al quinto posto della speciale classifica) e un notevole 58% di ricezione positiva. 35 i punti di un Diego Cantagalli in stato di grazia, tornato prepotentemente in cima alla graduatoria dei migliori marcatori di A2 con 233 totali. Rilevante pure la prova polivalente di Giacomo Raffaelli, uno dei giocatori più esperti del roster biancorosso: aggressivo in attacco con i suoi 16 punti (di cui 5 muri) e attento in ricezione (59% positiva). Recuperati tutti gli infortunati, Kantor sa di poter contare su una panchina in grado di dare un prezioso contributo a partita in corso: positivi gli ingressi di Andrea Pegoraro (stabilmente in campo dal secondo set in poi), di Alex Andonovic (sempre più presente nelle rotazioni, altri due punti per lui dopo quelli di Pineto) e Carlo De Angelis, che si è ben alternato con capitan Nicola Fortunato in seconda linea.
Ora l’attenzione è tutta rivolta a domenica, quando il Palasport di Villa d’Agri tornerà ad accendersi e infiammarsi per la delicata sfida con Macerata. Il gruppo si fermerà per una piccola pausa il giorno di Natale, ça va sans dire. Poi solo allenamenti, sia al mattino che al pomeriggio, tra sala pesi e taraflex. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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