Con la sentenza del 7 aprile 2025, il Tribunale di Potenza – Sezione Penale, Collegio A – ha assolto con formula piena l’Ing. Nicola Morrone e gli altri imputati del lungo procedimento giudiziario legato a presunte irregolarità nella realizzazione di un parco eolico nel Comune di Brienza. Morrone, difeso dagli avvocati Antonio Morrone e Goffredo Titti, e i coimputati Ing. Giuseppe Rasola e Avv. Raffaele Beccasio, assistiti dall’Avv. Mario Marinelli, sono stati dichiarati innocenti perché “il fatto non sussiste”.
Assolti anche Francesco Canestrini, Michele Spaziante e Francesco Esposito, difesi rispettivamente dagli avvocati Donatello Cimadomo e Leonardo Pace. La sentenza chiude così un procedimento durato oltre nove anni, fatto di rinvii, perizie e testimonianze, e smentisce in radice ogni ipotesi accusatoria. “Non c’era alcuna prova a sostegno delle accuse – spiegano gli avvocati Morrone e Titti –. Il Tribunale ha riconosciuto in modo chiaro che non vi era né responsabilità penale né un fatto concreto su cui basare l’impianto accusatorio. Qualcuno dovrebbe scusarsi per aver infangato l’onorabilità di persone perbene e professionisti rispettati.” Il procedimento, iniziato per presunte irregolarità nel parco eolico, ha visto anche l’intervento strategico dell’Avv. Marinelli, che ha chiesto modifiche nell’ordine di assunzione delle prove, dimostrando la scarsa solidità delle indagini e delle consulenze disposte dal P.M. L’Ing. Nicola Morrone ha commentato: “Ho sempre creduto nella giustizia.
Anche nei momenti peggiori non ho mai smesso di sperare che la mia innocenza sarebbe stata riconosciuta. È accaduto, ma dopo quasi dieci anni: un’attesa che lascia il segno.” La sentenza segna dunque una vittoria morale e professionale per tutti gli imputati, evidenziando al contempo le difficoltà e la lentezza dei processi penali, e la responsabilità di chi accusa senza prove concrete.