|
Settimana estrema in arrivo. Basilicata nella morsa del caldo africano: temperature fino a 40°C, tregua attesa venerdì |
---|
20/07/2025 |
|  La nuova settimana sarà segnata da un contrasto meteorologico estremo: l’Italia si troverà letteralmente spaccata in due, con il Nord colpito da forti temporali e il Sud investito da un’ondata di caldo africano senza precedenti. Per la Basilicata si prevedono temperature record. Già da oggi il caldo si è fatto sentire, ma da domani i valori aumenteranno ulteriormente. L’anticiclone africano entrerà nel vivo soprattutto in Sicilia, portando con sé una massa d’aria rovente che farà impennare i termometri ben oltre i 40°C, come accadrà anche in Puglia, Basilicata e Sardegna. In Sicilia sono previsti picchi fino a 45°C. Lunedì in Basilicata sarà una giornata caratterizzata da condizioni di tempo stabile: cielo sereno o poco nuvoloso su tutto il territorio. Le temperature massime saranno comprese tra 35 e 40 gradi, mentre quelle notturne non subiranno variazioni significative. Il caldo rimarrà pressocché invariato almeno fino a venerdì 25 luglio, quando, secondo i modelli meteorologici, farà il suo ingresso il Maestrale. Questo vento, provvidenziale, spingerà il fronte perturbato anche verso le regioni centro-meridionali, determinando un calo sensibile delle temperature e sancendo la fine — seppur temporanea — della bolla africana. A Matera, nella giornata di domani, sono previste temperature massime fino a 40-41 gradi. Martedì, Policoro e l’area del Metapontino sfioreranno i 40 gradi, con Tursi tra i centri più caldi della regione. A Potenza, si supereranno i 35 gradi, ma le zone interne, come il Senisese e il Vulture-Melfese, registreranno picchi persistenti tra 38 e 40 gradi. La costa tirrenica della Basilicata sarà relativamente più fresca: Maratea, infatti, non dovrebbe registrare temperature estreme, pur rimanendo inserita in un contesto climatico comunque incandescente.
Lasiritide.it |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
 |