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Il Prefetto di Potenza e 21 sindaci hanno sottoscritto il Protocollo di legalità

20/06/2025



Si consolida la strategia operativa messa in campo dalla Prefettura di Potenza per “blindare” il tessuto economico locale dal rischio di infiltrazioni criminali. 


Questa mattina, infatti, la Sala Italia del Palazzo di Governo ha ospitato, nella cornice del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, la sottoscrizione del “Protocollo di legalità per la prevenzione ed il contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione”.


Firmatari dell’Accordo, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Sindaco della Città di Potenza Vincenzo Telesca, oltre ai Sindaci di altri 20 Comuni della provincia: Atella, Avigliano, Balvano, Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelmezzano, Castronuovo di Sant’Andrea, Lauria, Marsicovetere, Maratea, Melfi, Pietrapertosa, Pignola, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, San Paolo Albanese, Sant’Arcangelo, Venosa e Vietri di Potenza.


Presenti, inoltre, il Questore di Potenza, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ed il Capo Sezione della D.I.A. di Potenza.


Nel corso della presentazione, il Rappresentante del Governo ha illustrato l’intelaiatura dell’Intesa che, ispirandosi a specifiche direttive del Ministero dell’Interno, mira a costruire un’autentica “filiera della legalità”, con lo scopo di rafforzare l’azione amministrativa di prevenzione e contrasto verso eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione ed infiltrazioni mafiose nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Un target ambizioso che il Protocollo prevede di raggiungere attraverso la declinazione operativa di un articolato sistema di controlli basato su determinati indicatori di rischio, su precedenti attività investigative ma anche su selezioni casuali e scadenze prestabilite, a garanzia di un’azione tempestiva ed efficace. In tale direzione, le verifiche interesseranno, inoltre, una quota significativa delle autocertificazioni rese dagli interessati ai sensi dell’art. 89 del Codice Antimafia. 


Tra gli elementi maggiormente qualificanti dell’iniziativa pattizia, poi, l’istituzione di un Osservatorio provinciale che, in parallelo alle adesioni al Protocollo, vedrà la partecipazione di soggetti pubblici e privati  (Uffici giudiziari, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate, Istat, sistema bancario e postale, Università, Notai, Commercialisti, Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali più rappresentative ecc.), il cui know how contribuirà ad affinare ulteriormente la capacità di lettura e mappatura dei fenomeni infiltranti sul territorio. 


L’Osservatorio provinciale, che verrà insediato nelle prossime settimane, avrà, quindi, il compito di: 


    • raccogliere dati, monitorare tendenze, fornire indicazioni strategiche per la comprensione e la gestione dei fenomeni rilevati;


    • analizzare i dati raccolti attraverso strumenti statistici, algoritmi e modelli predittivi, per rilevare cause, correlazioni ed impatti legati al fenomeno osservato;


    • elaborare report periodici in grado di evidenziare indicatori di rischio di infiltrazione criminale del settore che possano orientare l'azione di prevenzione antimafia;


    • promuovere iniziative di formazione ed aggiornamento professionale, workshop ed incontri di sensibilizzazione sul fenomeno.


Sempre nell’ottica di implementare il livello di efficacia dell'azione di prevenzione amministrativa, il Documento pattizio impegna i Comuni sottoscrittori a richiedere la certificazione antimafia per le attività soggette ad autorizzate ed avviate tramite SCIA, selezionate, appunto, sulla base degli indicatori individuati dall’Osservatorio provinciale, con un focus specifico su nuove aperture, subingressi e variazioni societarie. In capo alla Prefettura, invece, il compito istituzionale di disporre approfondimenti e verifiche, attraverso il prezioso supporto del Gruppo Interforze Antimafia.


Chiude il cerchio, infine, la previsione di una Cabina di regia, istituita contestualmente alla sottoscrizione odierna, che, oltre ad avere compiti di impulso e coordinamento delle iniziative programmate, dovrà relazionare al Gabinetto del Ministro dell’Interno, con cadenza semestrale, sullo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa. 


“Sento di dover ringraziare, uno ad uno, i 21 Sindaci firmatari per aver colto, con entusiasmo e tempestività, il mio invito a siglare questo importante patto territoriale teso al rafforzamento dei livelli di protezione del settore turistico-alberghiero e della ristorazione che risulta esposto agli interessi illeciti. Anche la nostra provincia che, soprattutto negli ultimi anni ha riscoperto una forte vocazione turistica, non è affatto immune dal rischio di contaminazione criminale in questo comparto. Per questo sono particolarmente soddisfatto della massiccia adesione al Protocollo, segno tangibile di una crescente sensibilità degli Amministratori locali sui temi della legalità. Il modello operativo tracciato dall’Intesa ci consentirà, quindi, di reagire ai tentativi di inquinamento criminale con una risposta condivisa e strutturata. Metteremo a sistema dati, analisi e strategie con l’obiettivo ultimo di garantire una concorrenza leale tra gli operatori ed innalzare gli standard di legalità e trasparenza del circuito economico locale”, le parole del Prefetto Campanaro a margine della sottoscrizione


Il Protocollo di legalità è pubblicato sul sito istituzionale della Prefettura di Potenza all’indirizzo https://prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/potenza.


 




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