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Dializzati di Chiaromonte: ''temiamo depotenziamento del servizio''. La risposta dell'Asp

9/12/2023



«Servizio dialisi a Chiaromonte depotenziato. Temiamo la chiusura». E’ il grido d’allarme lanciato dai dializzati che hanno il presidio ospedaliero ‘’San Giovanni Battista’’ come punto di riferimento. Un allarme che, nei giorni scorsi, ha portato questi cittadini alla sottoscrizione di un documento, inviato ai vertici dell’Asp, Maraldo e D’Angola e al direttore sanitario del presidio chiaromontese Orofino. Nella missiva si chiede, prima di tutto, che per tre turni di dialisi previsti a Chiaromonte venga ripristinato l’orario mattutino come era in precedenza. In particolare il ripristino si chiede nei giorni di martedi, giovedi e sabato.


E confidando in un incontro in tempi brevi con il direttore sanitario Orofino, sono anche altre le richieste da parte dei pazienti. «Se il depotenziamento o meno di un servizio è solo una questione di numeri- spiegano- allora prima di tutto bisogna far notare che a Chiaromonte i numeri ci sono, perché i 12 posti contemplati dal servizio sono sempre pieni per tutti i turni di dialisi. Quella di Chiaromonte è una struttura d’eccellenza che, però, temiamo venga penalizzata e depotenziata rispetto ad altre strutture e, su questo, abbiamo altri elementi da mettere in evidenza». Il primo: la reperibilità. «E’ fondamentale avere la reperibilità, sia per urgenze legate a pazienti che stanno male sia in caso di chiamata dal centro trapianti» Quest’ultimo è il caso di uno dei pazienti. «La sera di lunedi 13 novembre mi contattano dal Centro trapianti di Bari perché c’era la possibilità di un trapianto ed ero il quarto in lista- ci spiega- la dottoressa mi chiede quando avessi fatto la dialisi l’ultima volta ed io risposi sabato.


Mi disse che avrei dovuto immediatamente fare la dialisi prima di recarmi a Bari ma, non essendoci la reperibilità a Chiaromonte avrei dovuto andare a Lauria. La dottoressa, a quel punto, vista anche la distanza, mi ha detto di andare direttamente a Bari e fare la dialisi lì. Ma se ci fosse stata la reperibilità il problema non si sarebbe posto». Ancora: manca la calendarizzazione per l’anno 2024. «Siamo a dicembre e ancora il calendario di visite del 2024 su Chiaromonte non c’è. Se chiamiamo al Cup per prenotare una visita il presidio chiaromontese non è contemplato e bisogna andare a Lauria. Per avere un servizio aperto occorre fare una programmazione, o no? Cosa si aspetta a nominare il nuovo responsabile?». La reperibilità (sospesa da circa due anni) del servizio di Nefrologia e Dialisi a Chiaromonte venne istituito all’alba del Duemila per rispondere ad un’esigenza che, purtroppo, si concretizzò con una tragedia: la morte di un cittadino di Carbone che, per un’urgenza, morì prima di arrivare a Lauria dove si sarebbe sottoposto al trattamento dialitico. «Confidiamo in un incontro con i dirigenti. Il sacrificio di quel cittadino e la tragedia che colpì la sua famiglia portarono all’apertura del servizio a Chiaromonte e questo nessuno dovrebbe mai dimenticarlo. Siamo sul piede di guerra, vogliamo tutelare i nostri diritti come tutti gli altri cttadini della regione».


 


Mariapaola Vergallito


 


LA NOTA DELL'ASP


 


In riferimento alle presunte note di “allarme” da parte di cittadini utenti del centro dialisi di Chiaromonte interviene il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo evidenziando che, “fermo restando l’attenzione dell’ASP a considerare opportunamente le richieste dei dializzati di quel centro, al momento nessuna modifica sostanziale è intervenuta nell'erogazione dei servizi, rispetto a quanto già in essere e relativamente all’assetto organizzativo. L'unica variazione si è avuta nei giorni prefestivi, garantendo però il servizio al sabato mattina per favorire le richieste dei dializzati".


Giova, comunque, precisare che, nonostante tutte le procedure messe in essere al fine di compensare la perdita di ben quattro nefrologi, permane una carenza diffusa di tale figura specialistica in tutti gli assetti sanitari. Nonostante le difficoltà a reclutare nefrologi, l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, grazie alla stipula di idonee convenzioni con altre aziende, ha mantenuto invariato l’assetto della rete territoriale dei centri dialisi dislocati su tutta la provincia, compreso quello di Chiaromonte.


L’offerta di prestazioni dialitiche non ha dunque subito limitazione alcuna, né è stata rimodulata in termini riduttivi. Viene assicurata, invece, in un’ottica di “prossimità delle cure”, la continuità dell’offerta dialitica programmata e programmabile come pure quella ambulatoriale in coerenza alla specificità dell’utenza ed alle condizioni di fragilità e vulnerabilità dei pazienti dialitici.


Pur nella considerazione che il POD di Chiaromonte- così come altre strutture dell’ASP-non eroga prestazioni in emergenza-urgenza che presuppongono il regime organizzativo della reperibilità, si annota- conclude Maraldo- "che con l’individuazione prossima del responsabile del centro dialisi di Chiaromonte sarà presa in considerazione ogni legittima azione di potenziamento delle prestazioni dialitiche sul territorio".




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