Grande soddisfazione nel circolo del Pd di Rotonda per il successo della petizione lanciata a favore del locale Poliambulatorio, affinché diventi casa di comunità, in seguito alla quale sono state raccolte 708 firme, che sono davvero tante.
“Il Partito Democratico non demorde e continuerà la battaglia - ha commentato Massimo Di Sanzo, segretario della sezione rotondese dem - anche i cittadini sono con noi e sono pronti alla mobilitazione. Le sottoscrizioni, con allegati i documenti di identità di ognuno, sono state centinaia senza preclusioni o condizionamenti di carattere ideologico, né di altra natura. Ma questo è solamente il primo passo, in quanto non ci fermeremo. Riconosciamo l’impegno dell’amministrazione comunale ed auspichiamo che sulla questione possa esserci un allargamento a tutte le altre forze politiche, sindacali e associative attive nel territorio”.
La petizione, con la richiesta di un incontro, è stata trasmessa al presidente Bardi, all’assessore regionale alla Salute Fanelli e al direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza, D’Angola, oltre che al sindaco Rocco Bruno e al capogruppo di minoranza Domenico La Valle.
Avevamo dato notizia dell’avvio della raccolta firme ancor prima della sentenza del Tar della Basilicata, di annullamento degli atti che individuavano in Viggianello proprio una delle sedi delle stesse case di comunità: strutture intermedie tra ospedali e territori, finanziate attraverso il PNRR, le cui ubicazioni sono state scelte sulla base di una deliberazione del direttore generale dell’Asp, successivamente confermata dalla Giunta regionale lucana.
Nello scorso mese di novembre i giudici amministrativi lucani avevano accolto il ricorso del Comune di Rotonda, motivando il pronunciamento con il “difetto di istruttoria e di motivazione” e, al momento, non si ha notizia di appello al Consiglio di Stato da parte di via Verrastro.
Il Pd di Rotonda si era fatto promotore della petizione, appunto, per capire quali fossero stati “i criteri che hanno ispirato le scelte a sede delle case di comunità” e, allo stesso tempo, per la necessità “di ripristinare urgentemente le attività mediche e specialistiche già esistenti nel Poliambulatorio che in questo momento non sono assicurate”.
La struttura è funzionante a Rotonda da oltre 40 anni ed è posta in una posizione di frontiera, tale da attrarre gli abitanti non solo della Valle del Mercure ma anche dei comuni confinanti dell’alta Calabria, come Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno o Morano Calabro, e non a caso le firme sono arrivate anche da non residenti a Rotonda. Il Poliambulatorio è un centro prelievi e un centro unico di prenotazione, inoltre, è sportello di assistenza primaria per quattro comuni e garantisce la continuità assistenziale. Vi si svolgono anche attività specialistiche; vi è presente il servizio di igiene e sanità pubblica e vi sono attivi ambulatori di medici di medicina generale.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it