Senise: cede ancora l'area dei ''ruderi di San Giovanni'', paura tra i residenti
23/11/2022
Un po' di terra caduta ieri sera e poi, un fortissimo rumore questa notte: continua a cedere così, a Senise, l'area denominata ''ruderi di San Giovanni'', nel cuore del centro storico, a ridosso di diverse abitazioni, alle spalle dell'antico Convento di San Francesco. Le forti precipitazioni delle scorse ore hanno continuato ad accelerare la caduta di terra e grosse pietre, che questa volta sono finite davanti all'ingresso di una delle abitazioni. Nel maggio del 2020 era avvenuto un altro cedimento di pietre e, all'epoca, avevamo saputo che gli interventi che riguardavano l'area erano stati inseriti in un finanziamento di consolidamento del centro abitato per un importo complessivo di un milione e 100mila euro, per un accordo di programma che risaliva al 2017, tra Ministero e Regione Basilicata. Gli interventi sull'area sono necessari per un duplice motivo: il primo è quello di garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini che abitano in quel quartiere; il secondo per preservare una delle zone storicamente e architettonicamente più importanti di Senise. Ma fino ad ora, con quello o con altri finanziamenti, nulla è stato fatto. Vicenda annosa, quella dei ruderi di San Giovanni. Le famiglie di cittadini residenti, infatti, già dal 2013 hanno cominciato a scrivere e protocollare note al Comune di Senise per sollecitare interventi per la messa in sicurezza delle strutture ‘’per preservare la pubblica e privata incolumità’’, come si legge, ‘’in seguito alla caduta di massi che si era verificata ripetutamente in diverse occasioni’’. In una di queste un masso aveva addirittura raggiunto la strada in corso Garibaldi. Nel 2017 gli stessi cittadini, ricapitolando tutte le passate interlocuzioni, scrissero al prefetto .
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua