A schierarsi contro la riapertura delle scuole sono anche i presidi, che attraverso la loro rappresentanza nazionale hanno chiesto la Dad al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Regioni. L'iniziativa, promossa da una ventina di presidi, che ha già raggiunto oltre 1.500 adesioni di dirigenti scolastici di tutta Italia.
«Una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l'attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile – si legge nella nota - ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa».
La differenza sostanziale tra le due figure istituzionali è che, con le nuove norme, i presidenti di Regione non possono più decidere in autonomia la chiusura delle scuole, salvo per motivi di straordinaria urgenza che siano contestuali all’istituzione della zona arancione o rossa; al contrario, i sindaci, che rappresentano la massima autorità in materia di tutela della salute pubblica a livello locale, hanno maggiore libertà di manovra, sebbene anche le loro ordinanze siano a rischio ricorso al Tar, come avvenuto spesso durante lo scorso anno scolastico.
In Basilicata il primo sindaco a rinviare il ritorno in classe è quello di Sant'Arcangelo Salvatore La Grotta che, tramite una nota sui social, comunica la chiusura per entrambi gli Istituti Superiori, tramite apposita Ordinanza Sindacale, anche per il giorno 10 gennaio.
L’attività didattica riprenderà normalmente martedì 11 gennaio.
Rinvio anche a Vietri di Potenza dove il sindaco fa sapere che "in giornata firmerò ordinanza per sospendere le lezioni in presenza, per la prossima settimana, a Vietri di Potenza. Il numero dei contagi e dei nuclei familiari coinvolti è elevato ma soprattutto non è “certo”; lo screening, vista la situazione, non appare sufficiente a garantire la riapertura in sicurezza. Nel dubbio, meglio non rischiare! Lo screening per la popolazione scolastica degli istituti scolastici di Vietri di Potenza è dunque rinviato e sarà effettuato prima della riapertura in presenza".
Nelle altre regioni, come la Calabria, in particolare il cosentino, le scuole resteranno chiuse a Cariati (fino al 22 gennaio), Lago (a tempo indeterminato), Bisignano (fino al 17). In Campania il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio, attraverso un’apposita ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole da lunedì 10 gennaio a sabato 22 gennaio, cosi a Giffoni Valle Piana.
Sempre in campania in queste ore sta girando una petizione on line per chiedere alle autorità nazionali, regionali e locali di non riaprire le scuole. L'iniziativa è stata presa dal gruppo “Mamme e Donne del Vallo di Diano e del Cilento”.
Il movimento civico sottolinea come la contagiosità e la rapidità evolutiva della variante Omicron sia una discriminante alla riapertura delle scuole, così come l’elevata percentuale di scolari e studenti non vaccinati.
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