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Amministrative e liste civetta: a Teana si palesa nel nome; a Viggianello è ''scontro'' tra generi

6/09/2021



Amministrative 2021 in Basilicata: ma vuoi vedere che il centro della scena lo occuperanno le tanto odiate quanto necessarie liste ‘’civetta’’? Odiate perché, per molti, rappresentano una condizione di ‘’anti-politica’’; necessarie (a meno che la legge non cambi, come molti chiedono) per scongiurare che il mancato raggiungimento del quorum nei piccoli comuni sia preludio di commissariamento.


Ce lo aveva spiegato bene nel 2019 il sindaco uscente del piccolo comune di Calvera, candidatosi, in quella tornata elettorale, contro il figlio, poi eletto primo cittadino. Ma come? Padri contro figli? ‘’ Quella di mio figlio è la lista principale- aveva detto Mario Bartolomeo-  noi siamo una lista civetta per impedire l’arrivo del commissario perché non si potrebbe raggiungere il quorum in quanto all’estero risiedono il doppio dei votanti. Con le leggi vigenti è anche difficile formarle due liste, ci siamo riusciti all’ultimo momento per salvare la situazione’’.


A Teana alla lista ‘’principale’’ con a capo Vincenzo Marino se ne accompagna un’altra. Qui la puntualizzazione è già nel nome: si chiama ‘’La civetta’’.


Ma è ancora un’altra la vicenda che rischia di tenere banco in questa appena iniziata tornata elettorale: quella di Viggianello. Qui ci sono due liste: quella capeggiata dal giovane sindaco uscente, Antonio Rizzo; e quella capeggiata da Antonella Propato.  La prima composta da soli uomini; la seconda, da sole donne. Niente di male, per carità, la sottoscritta non ha mai creduto nelle quote rosa imposte (pratica consigliata ma non sanzionabile nei piccoli comuni). Alla vigilia dell’ufficializzazione delle liste tutti avevano scommesso in un’altra lista che però, poi, non è stata presentata.


Sulla vicenda è intervenuta, questa mattina, la consigliera regionale alla Parità, Ivana Pipponzi. ''Desta attenzione il comune di Viggianello dove si assiste ad uno "scontro" di maschi contro donne, atteso che in una lista ci sono solo maschi e nell'altra solo donne. Non mi rende certo felice questa divisione - afferma Pipponzi - in quanto l'obiettivo della parità si raggiunge attraverso l'equilibrio dei generi chiamati a collaborare e non a scontrarsi''.


Quindi, in una sintesi che comprensibilmente non fa onore alla complessità del tema trattato, potremmo dire, per citare un film, ‘’Maschi contro Femmine’’. Niente di male, per carità, se non fosse che la seconda è una lista civetta. Lo ha lasciato intendere lo stesso Rizzo alla fine di un lungo post, in cui dice: ‘’ Il più grande in bocca al lupo va alle ragazze della compagine Per Viggianello. Mentre grandi e vecchi politicanti, per settimane e settimane, organizzavano la corazzata contro l’amministrazione uscente (risultandone incapaci!), solo grazie a loro esisterà una competizione elettorale ed un certo consiglio comunale eterogeneo’’.


Abbiamo voluto approfondire la questione proprio con il sindaco Rizzo.


Sindaco, ritiene opportuna questa scelta da un punto di vista politico e anche, diciamolo, etico? Non sarebbe stato più giusto avere una mescolanza di generi? 


La contaminazione con molta probabilità avrebbe comportato un consiglio comunale tutto maschile. La legge dice  che vengono eletti 8 consiglieri della lista vincente e i 4 più eletti della seconda lista.


Però un eventuale inserimento delle ‘’quote rosa’’, così come consiglia la legge per i comuni piccoli, è possibile farlo a posteriori.


In giunta.


Certo, in giunta. Nel caso si poteva prevedere l’inserimento di una donna anche se non risultata eletta. Certo, in giunta si può prevedere. Come abbiamo già fatto 5 anni fa quando il consiglio comunale era tutto al maschile e noi nominammo una donna in giunta. La composizione delle liste fatta in questo modo, su un gruppo di cittadine che hanno voluto organizzare la lista, garantisce l’eterogeneità del Consiglio in cui ci saranno sicuramente 8 uomini e 4 donne.


Tutti in maggioranza…


Il Consiglio sarà composto da maggioranza e minoranza.


Ma senza opposizione…


Questo bisognerà chiederlo agli eletti, non a me. Io provo a vincere le elezioni. Sabato  ho aspettato fino a mezzogiorno con la speranza di poter affrontare una bella competizione elettorale ma purtroppo non è arrivata nessuna seconda lista.


Quindi la lista ‘’civetta’’ ..


No, è una lista di cittadine..


Va bene, ma se ci fosse stata la lista in contrapposizione alla sua?


Probabilmente non sarebbero state così le liste. Noi eravamo convinti che ci sarebbe stata una lista in contrapposizione alla nostra. Nel momento in cui questo non è successo, ci si è organizzati. In politica si fanno i ragionamenti, ovviamente, e si prova a capire quali possano essere le opzioni. Abbiamo fatto questa valutazione. Ripeto: in questo modo ci saranno sicuramente 4 donne in consiglio, per legge.


Ma nel caso si fosse presentata un’altra lista,  la sua squadra sarebbe stata uguale?


Poteva anche essere diversa.


Certo, qui però è stata rimarcata la differenza tra donne e uomini. Che questa operazione ha evidenziato..


Non viene evidenziata la differenza tra uomini e donne ma viene garantita l’eterogeneità di un consiglio che altrimenti sarebbe stato tutto maschile. E la sera del 4 ottobre ci saremmo risentiti per parlare di come sia possibile che a Viggianello non ci siano donne in consiglio.


Pongo nuovamente la domanda: in termini di opportunità politica non era meglio evitare?


Anzi, credo che in questo modo venga garantita a tutti l’opportunità di fare politica. Forse a livello mediatico e di chiacchiericcio sì, potevamo evitare. Ma se fossi interessato solo a questo e non ad amministrare avrei fatto diversamente. Ma credo che alla fine ci sia bisogno pure di praticità.  


 


 


Mariapaola Vergallito





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